Funghi "rosito"
REGIONE: Calabria. |
TIPOLOGIA PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati |
Descrizione
La tradizione calabrese è rinomata per la sua produzione di funghi "rosito".
Certificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i funghi "rosito" nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).
Caratteristiche
Tra le specie più diffuse ci sono sicuramente i funghi "rosito", che appartengono alla categoria dei funghi detti "nobili".
Qualitativamente buono come un fungo porcino, ma senza essere altrettanto famoso, è presente nelle tavole degli italiani, con diverse denominazioni, quali:
- sanguinello;
- fungo del sangue;
- rossella.
Questi nomi si riferiscono tutti alla famiglia dalla quale derivano i rositi, ovvero:
- russulacee.
Questa dicitura fa riferimento al suo colore rossastro che si nota nel suo cappello.
Basta osservare attentamente la sua forma che ricorda quella di un ombrello per una misura di massimo 18 centimetri.
Ma attenzione al colore!
Se non tende al "rosso" ma, al "verde" o "all'arancione" vuol dire che il fungo non è più tanto fresco.
C'è qualcosa, però, che fugherà ogni dubbio di essere davanti ad un fungo "rosito".
Quando si procede a tagliare il suo gambo si sprigiona un arcobaleno di colori:
- dapprima tendono all'arancione, poi si vede fuoriuscire un liquido di colore rossastro e infine si vede un colore che tende al verde.
I funghi "rosito" hanno:
- una profumazione che ricorda odori fruttati;
- un sapore abbastanza marcato, anch'esso fruttato.
Preparazione
Nel loro territorio di origine la Sila in Calabria, i funghi "rosito" si è soliti cucinarli alla brace, ma inseriti come ingrediente base in altre ricette tipo timballi e sughi, diventa una ricetta dal sapore della tradizione regionale della Calabria.