Farina di carosella
REGIONE: Basilicata
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati
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Descrizione
La "farina di carosella", originaria della regione Basilicata, si ricava da una varietà molto antica di grano tenero.
Certificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la farina di carosella nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Basilicata (PAT).
Presentazione
Dall'involucro esterno di colore bianco o rosso e dalla consistenza soffice, può essere prodotta tutto l'anno.
La farina di carosella si presta a diversi usi culinari.
Essendo una varietà che regge bene la cottura grazie ad un discreto quantitativo di semola e glutine, è l'ideale per la preparazione della pasta, soprattutto di:
- tagliolini;
- fusilli.
Inoltre, avendo un giusto contenuto di "amido", viene impiegata nella:
- panificazione;
- preparazione dei dolci.
Ingredienti
La farina di carosella è composta principalmente di:
- grano tenero.
Origini
Il suo nome deriva con buona probabilità dalla forma dialettale del termine "cariosside", ovvero il chicco di grano ancora racchiuso nel suo rivestimento esterno.
Oppure potrebbe esserci un'associazione con l'omonimo termine "carosella", dal significato di "testa rapata", e l'aspetto stesso della spiga del grano, che presenta piccole "ariste" all'estremità.
Le origini di questo grano risalgono addirittura agli antichi Romani, che la coltivavano nei campi dell'Italia meridionale.
La carosella si adattava molto bene alle condizioni del territorio e ha resistito fino ai nostri giorni.
Proprietà benefiche
Come tanti secoli addietro, presenta una combinazione bilanciata di:
- carboidrati;
- proteine;
- lipidi.
Così come di:
- sali minerali;
- vitamine di preziosa utilità per l'organismo.
Curiosità
Il segreto della farina di carosella consiste proprio nel suo aspetto rustico che conserva inalterata l'integrità del grano.
A differenza delle farine eccessivamente raffinate che oggidì vengono spesso usate nella panificazione.