Pisello secco di Vitigliano
REGIONE: Puglia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti vegetali
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Descrizione
Il "pisello secco di Vitigliano" è una particolare tipologia di questa pianta che, sin dai tempi antichi, viene coltivata nel territorio della frazione del Comune di Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce.
Certificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pisello secco di Vitigliano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
Origini
Ormai i semi e le tecniche di coltivazione vengono trasmessi da una generazione all’altra nelle famiglie di agricoltori locali, i quali sono riusciti ad assicurarne la sopravvivenza grazie alla loro passione ed all’amore per la terra.
Il prodotto è anche conosciuto come "piseddhu cuciulu", e l'aggettivo si riferisce al fatto che il pisello secco di Vitigliano ha una cottura relativamente semplice, cioè non necessita di lunghi periodi in ammollo.
Questa particolarità sembra essere legata ad alcuni terreni fertili di Vitigliano, che i vecchi contadini definivano "terre duci".
Mietitura
In ogni caso, la pianta arriva a maturare a Giugno inoltrato e la "mietitura" avviene di solito all’alba.
Successivamente è necessario:
- arrotolare le piante in grandi fasci;
- prendere questi grandi fasci e riporli al sole facendoli riposare per diverse ore.
Battitura e ventilazione
La fase a seguire è invece quella della "battitura" che serve per far aprire i baccelli e separare i piselli dalla pianta.
Molto importante è, inoltre, il momento del cosiddetto "ventilare", quando grazie al vento si divide ancor di più il legume dalle scaglie.
Asciugatura
Per finire, i piselli vengono passati leggermente in forno ad asciugare e si conservano poi in grandi contenitori di terracotta.
Di solito vengono cotti nelle pignatte con:
- sale;
- prezzemolo;
- pomodoro.
Vengono poi serviti con:
- un cucchiaio di olio d’oliva a crudo e del pane come accompagnamento.