Mandarino tardivo di Ciaculli
Regione: Sicilia
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Tipologia Prodotto: Frutta
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Descrizione
Con la denominazione "mandarino tardivo di Ciaculli" si intende una varietà di mandarino coltivato nel comune palermitano di Ciaculli, un piccolo e grazioso borgo di campagna.
Cetrificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il mandarino tardivo di Ciaculli nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).
Caratteristiche
Si dice "tardivo" proprio perché la sua "maturazione" avviene più tardi rispetto agli altri agrumi.
Si tratta di un frutto particolare:
- molto dolce e profumato;
- con la buccia sottile di un bel colore giallo-arancione.
È molto apprezzato anche perché ha "pochi semi" ed è molto succoso.
Il mandarino tardivo di Ciaculli matura fino a Marzo e per questo motivo viene detto "marzuddu".
Raccolta
La produzione non è molto abbondante e si deve al lavoro costante dei piccoli produttori della zona.
La fase di "raccolta" è abbastanza delicata e deve essere fatta "a mano", i frutti vengono maneggiati con cura e messi in sacchetti di tela per non danneggiare la buccia.
Origini
Il mandarino tardivo di Ciaculli è una varietà nata intorno agli anni '40, dovuta ad una trasformazione spontanea di un altro tipo di mandarino:
- il "mandarino avana".
Attualmente la produzione del mandarino tardivo di Ciaculliè è molto importante ed è tra i prodotti di qualità più prestigiosi dell'agricoltura siciliana.
Grazie al suo sapore intenso e inconfondibile, questo mandarino è ricercato anche dai maestri gelatieri per la preparazione di sorbetti.
Proprietà curative
Da tempi remoti i semi del mandarino tardivo di Ciacullisono sono impiegati nella "medicina cinese" per:
- curare malattie infiammatorie e per calmare i dolori muscolari.
La polpa del mandarino tardivo di Ciaculli è:
- ricca di fibre;
- di vitamine;
- di beta-carotene.
Il mandarino tardivo di Ciaculli:
- stimola la digestione;
- stuzzica l'appetito;
- è particolarmente indicata per i soggetti che soffrono di inappetenza.