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L’anatra al mirto, preparazione e proprietà

Anatra al mirto, uno dei piatti sardi che ingloba i profumi e i sapori di questa terra. Ecco come cucinare l’anatra e quali sono le proprietà dei suoi ingredienti

Una delle ricette con l’anatra più diffuse in Italia è di sicuro quella dell’anatra all’arancia. La Sardegna però si distingue, proponendo una preparazione a base di mirto. Da sempre, il mirto e la Sardegna hanno un legame strettissimo, dovuto all’antica tradizione che vede questa profumatissima pianta come uno dei principali simboli in grado di caratterizzare la regione. Qui, infatti, il mirto è inserito nelle ricette sarde più tradizionali e pregiate, come l’anatra al mirto. In alcuni casi, questo ingrediente può essere adoperato per accompagnare il classico maialetto arrosto.

Ancora, più comunemente, è semplicemente utilizzato per produrre il famoso liquore di Mirto, dalle proprietà balsamiche e digestive.

Il mirto è una pianta aromatica che ben si adatta alla coltivazione. In Sardegna, non è raro trovarlo lungo la zona costiera, a impreziosire il paesaggio.

Un ingrediente prezioso che dona carattere e profuma le ricette di Sardegna più amate.

Della pianta, si adoperano in genere le bacche di mirto, ma anche i rametti con le loro foglie e le loro innumerevoli proprietà.

Anatra al mirto - Ingredienti

Vediamo adesso gli ingredienti per la preparazione dell’anatra al mirto. Serviranno:

  • 1,5 kg di anatra
  • una cipolla
  • 1 carota
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 costa di sedano
  • 10 rametti di mirto
  • sale q.b.
  • pane carasau

Come cucinare l’anatra al mirto, regina delle ricette sarde

  • La prima cosa da fare è preparare l’anatra, se non già pulita, per la cottura.
  • Dovrete togliere le piume, le interiora e lavarla bene.
  • Dopo aver compiuto questa operazione, le carni andranno lessate.
  • Mettete l’anatra in abbondante acqua salata, a cui avrete aggiunto la cipolla, il prezzemolo, la carota e il sedano.
  • Il tempo di cottura può variare, in genere è di circa un’ora.
  • A cottura ultimata, sollevate la carne dall’acqua, scolatela e poggiatela in una terrina.
  • Adagiategli di sopra i ciuffi di mirto, coprite con un canovaccio e lasciate riposare per circa 4 ore. Un tempo sufficiente per consentire alla carne di insaporirsi con il mirto.
  • Infine, tagliate l’anatra e servitela fredda su fette di pane carasau, guarnendo il piatto con le foglie di mirto.

Preparazione Anatra Al Mirto intavoliamo

Ricette con anatra: consistenza e caratteristiche di questo tipo di carne

L’anatra è un ingrediente fortemente radicato nella cultura gastronomica italiana. In particolar modo in quella sarda.

Si tratta di una tipologia di carne utilizzata per vari tipi di cottura. Tra i piatti più gustosi troviamo l’anatra al forno, ad esempio, o ancora brasata, allo spiedo o alla griglia.

Selvatiche o domestiche, le anatre possono contribuire alla realizzazione di piatti incredibili, con una carne dall’ottima consistenza, più grassa rispetto alle carni bianche, e facilmente abbinabile con frutta e castagne. Generalmente, dopo la cottura, l’anatra viene impreziosita dall’aggiunta di gradevoli aromi, ingredienti di vario tipo, che regalano ai piatti sapori unici.

La parte più pregiata di questo animale è il petto. Tuttavia, anche le cosce, se cotte con sapienza, possono rivelarsi molto gustose.

Le anatre selvatiche sono meno grasse rispetto a quelle d’allevamento. Le seconde, tuttavia, hanno carni più coriacee e ricche di proteine.

Anatra Al Mirto Condimento intavoliamo

Curiosità: Mirto pianta proprietà e usi

Il mirto è una pianta che cresce in maniera spontanea in particolar modo nelle zone collinari della macchia mediterranea, in luoghi dove la temperatura è mite e arieggiata e il terreno ben drenato.

Si tratta di una pianta molto diffusa in Sardegna e in Corsica ed è adoperata per le sue proprietà benefiche.

Può raggiungere i 2 metri di altezza. Le sue bacche sono di un bel blu scuro e i suoi fiori, invece, sono bianchi.

Ciò che interessa maggiormente del mirto riguarda comunque le sue proprietà. Molti dei suoi benefici derivano dal mirtolo, l’olio essenziale contenuto nella pianta, al cui interno si trovano mirtenolo, geraniolo e canfene.

Il mirto contiene inoltre tannini, dei polifenoli dotati di proprietà astringenti e antibatteriche.

Questa pianta è conosciuta soprattutto per le sue proprietà digestive, balsamiche e antinfiammatorie. Capacità che si uniscono alle sue proprietà antisettiche.

Le proprietà digestive sono apprezzabili in particolar modo assumendo il mirto sotto forma di infuso.

Anche l’apparato respiratorio giova dei benefici provenienti dal mirto, in particolare dal suo decotto realizzato a partire dalle foglie secche della pianta.

Infine, molto conosciuto e diffuso soprattutto in Sardegna è il liquore, prodotto a partire dalle bacche di mirto. I suoi benefici sono essenzialmente digestivi.

Il mirto è una pianta che ben si presta anche a essere coltivata in vaso, anche se richiede qualche accortezza. Come ad esempio la capienza del vaso, che deve essere almeno di mezzo metro di altezza, o il terriccio, che deve essere drenante.

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