Rafano
REGIONE: Basilicata
|
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali
|
Descrizione
Chi non ha mai sentito parlare del "rafano" andando in Basilicata?
Certificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il rafano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Basilicata (PAT).
Caratteristiche
Si tratta del cosiddetto "tartufo della gente povera" ed è un prodotto locale vegetariano molto importante nella tradizione locale.
In parole molto semplici parliamo di una radice, o tubero che per via del suo sapore un po' forte e tendente al piccante viene utilizzato come "spezia".
Le sue origini sono molto antiche: viene spesso associato ad aneddoti dove il rafano serve anche per "curare" dati i suoi "effetti benefici" perché "antibatterico".
Coltivato con le stesse tecniche delle patate, il rafano è una radice dalla:
- consistenza carnosa che contengono un tipico olio piccantino che gli da il suo sapore.
Utilizzo
Esistono diverse varianti che lo vedono come:
- accompagnamento dei piatti principali.
Può essere infatti grattugiato nella pasta o nel sugo come anche nei preparati per pastellare o nell'uovo sbattuto.
Il suo sapore ricco lo rende il perfetto condimento per:
- insalate dal sapore delicato;
- per chi ama mangiare piccante e vuole arricchire il gusto delle sue verdure a vapore.
Attenzione a non esagerare però!
Il rafano può anche provocare "irritazione" a chi ne fa un uso abbondante o dimentica di lavarsi le mani dopo averlo tagliato.
Curiosità
Gli appassionati della cucina d'Oriente lo trovano molto sfizioso perché riesce a rendere i piatti perfetti anche con un piccolo quantitativo.
Carne o pesce non importa: in entrambi i casi il rafano si presta perfettamente per rendere un piatto ancora più "saporito" e con un elemento così semplice si può stravolgere l' intero gusto di una pietanza.