Sanguinaccio
REGIONE: Basilicata
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Carne fresca
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Descrizione
Fin dai tempi antichi si utilizzava il "sangue di maiale" per produrre dolci e insaccati.
Certificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il sanguinaccio nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Basilicata (PAT).
Ingredienti e preparazione
Esistono diverse "versioni regionali" di queste ricette, ma il sanguinaccio della Basilicata è molto particolare.
Innanzitutto serve:
- almeno un litro di sangue di maiale fresco, proveniente dall'animale appena ucciso.
Il sangue di maiale deve essere versato in un ampio recipiente con mezzo litro di vino cotto.
A questo punto lo si lavora con la frusta per evitare coaguli.
Per lo stesso motivo lo si "filtra" con un finissimo colino al cui interno si pone un tovagliolo di tela.
Quindi si fa cuocere la miscela dopo aver aggiunto:
- uvetta passa;
- scorza d'arancia;
- cacao amaro;
- noci triturate;
- cioccolato fondente a pezzettini;
- chiodi di garofano (o vaniglia e cannella);
- zucchero;
- biscotti grattugiati.
In alternativa ai "biscotti" si può impiegare una "miscela" a base di:
- farina;
- latte tiepido;
- cacao in polvere;
- strutto.
In entrambi i casi è fondamentale "evitare" che si formino grumi, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.
Occorrono 2 ore per raggiungere l'ebollizione, quindi si continua la cottura a fuoco basso finché il composto non raggiunge una certa densità.
A questo punto si toglie la pentola dal fuoco e, una volta che il sanguinaccio è tiepido, lo si versa in un recipiente di ceramica.
Degustazione
Il consumo del sanguinaccio può essere "immediato" spalmando la crema sulle fette abbrustolite di pane casereccio.
In caso contrario, il sanguinaccio si può usare come ingrediente per preparare le torte.