Turcinelli
Regione: Puglia |
Tipologia di prodotto: carrni (e frattaglie) e loro preparazione |
Descrizione
I "turcinelli" o "torcinelli" sono un secondo piatto tipico della regione Puglia, ma consumato anche nel Molise e nelle regioni vicine.
Caratteristiche
I turcinelli provengono da da antiche tradizioni contadine, che prevedevano una preparazione rigorosamente manuale e casereccia e la cottura all'interno del camino.
I turcinelli, che oggi vengono cotti prevalentemente sulla "brace" in occasione delle grigliate o delle sagre paesane, consistono in:
- animelle di agnello (una ghiandola ovina reperibile nel collo);
- avvolte in budella di agnello fino a formare dei piccoli involtini.
In certe tradizioni si utilizzano anche "frattaglie" di altro tipo, come:
- fegato;
- cuore;
- milza;
- polmoni di agnello o capra.
Ingredienti
Gli ingredienti necessari per la preparazione dei turcinelli sono:
- interiora di agnello;
- pepe nero in grani;
- prezzemolo tritato;
- limoni;
- foglie di alloro;
- formaggio pecorino;
- sale.
Etimologia
Il nome "turcinelli", che deriva dal verbo "torcere", indica infatti il fatto che:
- le interiora siano avvolte da qualcosa.
Proprio perché sono "avvolti in un involucro" sono detti anche:
"gnumarieddi", dal latino "glomu", che significa "gomitolo".
Cottura
Se un tempo i turcinelli erano preparati dalle famiglie nelle loro case, oggi è più frequente trovarli nelle "macellerie", dove le frattaglie vengono pulite attentamente.
La cottura prevede alcune varianti che si possono ottenere tramite la cottura assieme a:
- cipolle;
- formaggio;
- pomodori o peperoncino.
Possono essere cotti anche al "forno" o "preparati assieme al ragù", a seconda delle zone o delle tradizioni culinarie.
I turcinelli sono considerati dai locali e dai turisti delle vere "prelibatezze", e vengono spesso pubblicizzati da:
- sagre e feste, per tutelarne la tradizione e valorizzarli.
Certificazioni
Questo prodotto è inserito nella lista PAT dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia.