Sebadas
Regione: Sardegna |
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria |
Descrizione
Le "sebadas" sono il dolce più conosciuto della Sardegna, che ormai è riconosciuto in tutto il mondo.
Certificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le sebadas nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).
Origine
L'origine del nome sebadas (trasformato nel tempo al plurale in seadas), sono tutt'ora controverse:
- alcuni lo attribuiscono agli spagnoli, visto che la Sardegna è stata dominata dagli spagnoli fino agli inizi del'700;
- altri, invece, lo associano al termine latino sebum (grasso animale), che serve nella preparazione del dolce.
Le sebadas, conosciute anche con il nome seadas o sebada, erano un piatto considerato povero, che faceva parte dell'alimentazione dei contadini, i quali le consumavano come secondo piatto o addirittura come piatto unico.
Ingredienti
Gli ingredienti necessari per la preparazione della sebadas sono:
- farina di semola;
- strutto;
- farina;
- pecorino fresco;
- buccia di limone o di arancia;
- olio extra vergine di oliva;
- miele.
Lavorazione
Per preparare le seadas occorre:
- unire la farina di semola allo strutto, ne servono 20 grammi per ogni 100 grammi di farina;
- impastare la farina con lo strutto è un processo molto lungo e faticoso: l'impasto va piegato, ripiegato e steso più volte fino ad ottenere la giusta consistenza, che deve essere liscia ed elastica;
- dalla sfoglia si ricavano poi dei cerchi da sovrapporre;
- dopo aver aggiunto il ripieno di formaggio fuso (pecorino) e buccia grattugiata di limone o arancia, per dare una punta di acidità al dolce;
- i dischi vengono poi chiusi bene ai lati, facendoli somigliare a dei grossi ravioli e poi fritti in abbandonante olio caldo;
- una volta pronte le sebadas vengono ricoperte di delizioso miele.
Per chi preferisce una versione più leggera, esistono anche le sebadas all'olio di oliva, che, quindi, non contengono strutto.