Risotto con fontina
Il risotto con fontina è una ricetta molto semplice da preparare. Realizzato con il formaggio principe della Valle d’Aosta, è un primo piatto gustoso e sano
Conosciuto anche come risotto alla valdostana, il risotto con fontina è uno dei piatti tipici della Valle d’Aosta, ricco di profumo e gusto.
La tradizione culinaria valdostana è molto particolare. Legata alle tradizioni delle popolazioni d’Oltralpe, si basa soprattutto sui prodotti tipici della Valle d’Aosta, come il segale, il frumento, il burro, la cipolla. Il pomodoro è utilizzato poco. I prodotti locali sono di qualità eccelsa e questo fornisce un valore aggiunto ai piatti. Il burro sostituisce in genere l’olio o altri grassi di origine vegetale e animale. Largamente utilizzata è anche la farina di mais che, come avviene per il riso, viene preferita ad altri tipi di alimenti per la sua lunga conservazione.
L’uso del riso, alimento che mantiene un’ottima conservazione nel corso del tempo, deriva dalle usanze dei Piemontesi.
Il risotto alla valdostana è realizzato con la vera fontina. Nella ricetta il formaggio deve essere sciolto a fuoco molto lento, preferibilmente a bagnomaria. Si tratta di realizzare una vera e propria fonduta che, in alcuni luoghi della Valle d’Aosta, è aromatizzata anche con l’aggiunta di tartufo, soprattutto durante la stagione di raccolta di questo prezioso alimento. Solo un profumo, però, per non coprire il sapore degli altri ingredienti.
Risotto con fontina - Ingredienti
Gli ingredienti per realizzare il risotto con fontina sono pochissimi. Per 6 persone ci vorranno:
- 450 grammi di riso
- 50 grammi di burro
- 200 grammi di fontina valdostana
- 1 litro di brodo di carne
- 1 bicchiere di vino bianco
- sale q.b.
Se volete, potete aggiungere a questi ingredienti delle scaglie di tartufo per aromatizzare. Il tartufo può essere unito alla fonduta di fontina, o al risotto una volta pronto.
Risotto alla valdostana: ricetta originale - Procedimento
- Iniziate con il mettere in una casseruola il burro. Fate imbiondire e aggiungete il riso.
- Mescolate, e unite il vino bianco. Alzate la fiamma e fate sfumare.
- Una volta che il vino bianco sarà sfumato, aggiungete il brodo, aggiustate di sale, se necessario, e lasciate che il riso cuocia, mescolando di tanto in tanto.
- Una volta che il riso sarà cotto, spegnete e mantecate il tutto con la fontina valdostana.
- In base ai gusti, decidete a questo punto di unire o meno le scaglie di tartufo.
Infine, impiattate e servite caldo in tavola.
Proprietà caratteristiche e calorie fontina
La fontina è uno dei prodotti tipici della Valle d’Aosta più conosciuti e apprezzati. Si tratta di un formaggio ricco, dal sapore intenso e tutelato da un Consorzio, che vigila sulla sua produzione.
Il suo nome ha origine dall’alpeggio di Font. La sua consistenza è quella di un formaggio dalla pasta elastica e dal colore giallo tenue.
Sembra che le sue origini siano molto antiche. Fonti scritte risalirebbero al 1477, mentre la sua prima classificazione, con il nome “Le Fontine di Val d’Aosta”, nell’annuario della Stazione Sperimentale del caseificio di Lodi, è da datarsi al 1887.
Solo nel 1995 la Fontina riesce a conquistare, assieme ad altri 6 formaggi italiani, la Denominazione di Origine Protetta da parte della Commissione dell’Unione Europea.
Perfetta al naturale, o come fonduta, o ancora per accompagnare carni e primi, la fontina ha un sapore dolce e particolarmente gradevole, dato soprattutto dalle erbe d’alpeggio delle quali si cibano gli animali che contribuiscono alla sua produzione.
Da un punto di vista nutrizionale si tratta di un formaggio semigrasso, capace di fornire un importante apporto di vitamine. Innanzitutto la vitamina A, utile alla vista, e in secondo luogo la vitamina B2, che svolge un ruolo fondamentale nei processi energetici. Anche a livello di minerali, la fontina fornire un ottimo apporto di nutrienti. In particolare, è ricca di calcio, che assieme ai fosfati concorre alla formazione delle ossa e dei denti.
Come proteine, il suo apporto è in linea con gli altri formaggi di uguale stagionatura.
L’ideale è inserirlo nella dieta una volta la settimana, nel quantitativo di 50 grammi, la metà dei corrispettivi formaggi freschi. Il suo apporto energetico è di circa 380 calorie ogni 100 grammi di prodotto.