Taralli di San Costantino Albanese
Regione: Basilicata |
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria |
Descrizione
I "taralli di San Costantino Albanese" sono un prodotto alimentare diventato, col passare del tempo, tipico della regione Basilicata grazie alla popolazione "Arbëreshë" stanziatasi in quel territorio dopo l'occupazione da parte dell'Impero Ottomano dell'Albania.
Ingredienti
Gli ingredienti necessari per la preparazione dei taralli di San Costantino Albanese sono veramente semplicissimi e rintracciabili in qualsiasi supermercato.
Per creare questi sfiziosi taralli dovrete procurarvi:
- 1 kg di farina 00;
- 150 g di strutto;
- 1 uovo;
- 100 ml di vino bianco;
- 1 cucchiaino di sale fino;
- 1 cucchiaino di semi di finocchio;
- 1 pizzico di bicarbonato;
- acqua q.b.
Preparazione
Iniziamo con la preparazione dei taralli di San Costantino Albanese, quindi, su una spiananatoia o su piano da lavoro, disponete:
- la farina a fontana;
- aggiungete il sale;
- unite il pizzico di bicarbonato;
- l’uovo;
- lo strutto ammorbidito a temperatura ambiente;
- infine i semi di finocchietto.
A questo punto, a piccole dosi aggiungete man mano il vino bianco e continuate ad impastare.
Incorporate poco per volta dell’acqua e procedete lavorando fino ad ottenere un’impasto liscio e consistente.
Continuate ad impastare per alcuni minuti fino ad ottenere un bel panetto, poi:
- mettete l’impasto in una ciotola, coprite con un canovaccio umido e lasciate riposare per circa 2 ore.
Trascorse le 2 ore di lievitazione, dividete l’impasto in palline uguali che andrete a lavorare dando la forma di un serpentello lungo 30 cm.
Una volta creato il "serpentello", dovrete arrotolarlo al fine di raggiungere la classica forma a "8".
Disponete i taralli di San Costantino Albanese su un tavolo ricoperto di carta forno e lasciate riposare per ulteriori 30 minuti.
In una pentola a bordi alti, portate a ebollizione 2 litri di acqua e immergete i taralli di San Costantino Albanese.
Abbiate cura di immergerli 2 per volta lasciandoli cuocere per meno di un minuto o fino a quando non verranno a galla.
Con l'aiuto di una schiumarola tirate fuori dall'acqua i taralli di San Costantino Albanese e riponeteli su di un canovaccio pulito.
Disponete i taralli di San Costantino Albanese sulla placca rivestita con carta forno ben distanziati tre loro e con un ago fate dei tagli in superfice.
Passate quindi alla "cottura" dei taralli, pertanto:
- con il forno preriscaldato a 200 gradi circa, infornate i vostri taralli di San Costantino Albanese e lasciate cuocere per circa 25 minuti;
- verificate costantemente la doratura dei biscotti.
Trascorsi questi 25 minuti, abbassate la temperatura del forno fino a 160 gradi e proseguite per altri 15 minuti con il forno semi-aperto.
In tal modo, i taralli di San Costantino Albanese si asciugheranno perfettamente al loro interno e rimarranno belli croccanti più a lungo!
Conclusa la cottura, chiudete il forno e lasciate riposare i taralli per ulteriori 10 minuti.
Prima di consumarli, fateli raffreddare!
Potete servire i vostri taralli di San Costantino Albanese anche il giorno dopo averli cucinati, anzi, se conservati in una scatola di latta ben chiusa, saranno ottimi da mangiare anche nelle settimane seguenti!
Consumo
I taralli di San Costantino Albanese sono tipici lucani ed estremamente friabili.
I taralli di San Costantino Albanese sono:
- ideali per spezzare l’appetito;
- sfiziosi per un antipasto;
- molto buoni accompagnati da salumi e formaggi, oppure pucciati nel vino.
I taralli di San Costantino albanese vengono tradizionalmente preparati e consumati per importanti eventi come:
- Battesimi,
- Matrimoni,
- per sfamare chi, durante le processioni, porta sulle proprie spalle il carro sul quale si trova il Santo.
Tradizione
Tradizionalmente, la preparazione dei ''taralt e nuses'', letteralmente tradotti in ''biscotti della sposa'', inizia circa una settimana prima del matrimonio che avviene solitamente di Domenica.
La mamma dello sposo e quella della sposa invitano alla preparazione di questi biscotti le parenti e il vicinato.
Non ricevere questo invito viene considerato come una "grave offesa" che sfocia nella decisione di non prendere parte al matrimonio.