Finocchio marino
| Regione: Puglia | 
| Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati | 
Descrizione
Il "finocchio marino", conosciuto col nome scientifico di "Crithmum maritimum", è una pianta che cresce in modo spontaneo sui litorali di tipo roccioso ed appartiene alla famiglia delle "Ombrellifere".
Certificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il finocchio marino nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).
Reperibilità
È un prodotto molto diffuso in Puglia, puoi trovarlo in particolar modo nella provincia di Lecce, soprattutto nei territori della costa delle zone a nord ovest, sud est e del Capo di Leuca.
I rametti di questa pianta dall'uso molto versatile, seguendo la tradizione gastronomica salentina, vengono messi sotto aceto, un metodo di conservazione che li accomuna alla giardiniera.
Presentazione
Il finocchio marino è:
- una pianta erbacea, perenne, di aspetto cespuglioso;
 - ha la forma di un ombrello;
 - indurita alla base;
 - rustica e spontanea.
 
Viene coltivata a scopo orticolo e cresce preferibilmente in terreno umido e ben drenato.
Questa pianta richiede un’esposizione in pieno sole, si trova su coste, scogliere, rupi e nei luoghi ghiaiosi.
Quando il finocchio marino cresce nell’entroterra, richiede una posizione calda e riparata, soprattutto durante gli inverni rigidi.
La sua radice è robusta, da quest’ultima si sviluppa il fusto, che può arrivare ad una altura di 40 cm, presenta anche delle striature longitudinali.
Le foglie sono:
- carnose;
 - glabre;
 - di forma triangolare;
 - dotate di un lungo picciolo.
 
Le foglie lungo il fusto del finocchio marino sono sempre più semplici fino a diventare dei segmenti fogliari, carnosi e appuntiti.
I fiori del finocchio marino, invece, si presentano:
- minuscoli e giallo-verdastri;
 - sono riuniti in una grossa infiorescenza a ombrella, formata a sua volta da molte ombrellate.
 
Il frutto del finocchio marino ha:
- una superficie esterna verde o porporina;
 - presenta striature longitudinali.
 
Il finocchio marino si riproduce per semina o per divisione dei cespi.
Caratteristiche
Il finocchio marino è conosciuto anche con i seguenti nomi:
- critamo;
 - bassiga;
 - burcio;
 - erba di San Pietro;
 - eritmo;
 - frangisasso;
 - bacicci.
 
Si tratta di una pianta erbacea appartenente alla numerosa famiglia delle "Ombrellifere", che comprende una sola specie, diffusa sulle rocce e sulle scogliere dal Mar Nero al Mediterraneo, al Canale della Manica fino alle Coste Atlantiche europee.
Il finocchio marino è originario delle Coste Mediterranee, in Italia si può trovare lungo tutte le coste.
È una pianta molto antica, conosciuta sia dai Greci sia dai Romani.
Proprietà salutari
Il finocchio marino è utilissimo per molteplici disturbi, ovvero:
- allevia i sintomi della cattiva e lenta digestione;
 - aiuta nella diminuzione della diuresi.
 
Contribuisce in maniera generale a risolvere i seguenti disturbi:
- gastrointestinali;
 - renali;
 - edemi;
 - flatulenza e meteorismo;
 - inappetenza;
 - ritenzione di liquidi;
 - mestruazioni difficili, dolorose e ritardi mestruali;
 - spasmi gastrointestinali;
 - vermi e parassiti intestinali.
 
Inoltre il finocchio marino è anche un buon aiuto per:
- aumentare la secrezione gastrica e biliare;
 - stimolare l’attività della cistifellea;
 - aumentare lo stimolo della fame per stimolare la diuresi e depurare il sangue;
 - combattere il rachitismo.
 
Inoltre, il finocchio marino è ricco di:
- sali minerali;
 - oli;
 - olio essenziale;
 - iodina;
 - vitamine, in particolare vitamina C.
 
In cucina
Il finocchio di mare può essere utilizzato in diversi modi in cucina, vediamone insieme alcuni esempi:
- succo fresco;
 - decotto per frutti;
 - tintura di frutti;
 - vino medicinale.
 
Le foglie fresche del finocchio marino, si consumano:
- in insalata, ovvero si cuociono al burro oppure si conservano sottaceto.
 - Inoltre sono inoltre utilizzate come guarnizione e condimento di piatti a base di carne e pesce lesso.
 
L'uso che puoi farne è molto vario, è adatto anche per:
- condire le tipiche friselle pugliesi;
 - per farcire panini;
 - come saporito contorno.
 
Conservazione
Il finocchio marino deve essere raccolto "manualmente", tagliando i rami molto teneri che vengono poi puliti e privati delle foglie ormai sciupate e delle parti più coriacee.
Successivamente devono essere ben lavati e lasciati su una superficie piana fin quando non saranno appassiti.
A questo punto verranno inseriti in vasetti di vetro e messi sotto aceto di vino bianco.
Stagionatura
Il vasetto chiuso in modo ermetico va lasciato stagionare per alcuni mesi, dopodichè il finocchio marino è pronto per arrivare sulla tua tavola.
                                                            
                                                            
                                    
            
                            

