Guanciale
REGIONE: Sardegna
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Insaccati
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Descrizione
Il "guanciale sardo" o "grandula", si ottiene dalla guancia del maiale, lavorata artigianalmente secondo le antiche tradizioni locali sarde.
Certificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il guanciale nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sardegna (PAT).
Presentazione
Il guanciale si presenta con:
- una parte carnosa (costituita dal muscolo), percorsa da venature magre;
- da un componente di grasso pregiato ricavato dal collo.
La rifilatura conferisce al guanciale la tipica "forma triangolare".
Preparazione
"L'acconciatura" avviene in modo molto simile a quella del prosciutto.
La carne viene sottoposta a:
- salatura e pepatura;
utilizzando esclusivamente "sale marino" ed una "miscela di spezie" che conferiscono al guanciale un sapore particolarmente dolce, leggermente pepato, che ricorda i gusti genuini di una volta.
Successivamente, si passa alla "pressatura" ed alla "stagionatura".
Il guanciale viene:
- appeso e lasciato asciugare "all'aria" oppure al "fumo" per 30 o 60 giorni.
Si può considerare pronto quando assume un aspetto:
- omogeneo e compatto, con una consistenza più dura della pancetta, dal sapore e dall'odore caratteristici.
Degustazione
Il guanciale arriva sulla tua tavola in fettine sottilissime per mettere in risalto il grasso bianco e la carne rosata.
Il guanciale è ottimo da gustare:
- da solo;
- con una fetta di pane casereccio (il Pistoccu secco oppure leggermente inumidito con acqua);
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assieme ad un mix di salumi e formaggi.
In cucina
Per i suoi particolari profumi il guanciale puoi impiegarlo in cucina nella la preparazione di "sughi" e "piatti tipici locali" come ad esempio:
- le fave bollite ed i tardi allo spiedo.
Abbinamenti
Il sapore del guanciale ben si sposa con:
- l'aroma ed i sentori di un ottimo bicchiere di vino rosso corposo e persistente come un Cannonau DOC della Sardegna, caratteristico, caldo ed armonico.