La ribollita, piatto della tradizione toscana, è una preparazione antispreco e genuina. Ecco come realizzarla
La ribollita è una delle ricette toscane più tipiche della regione. Calda, versatile e genuina, riscalda il cuore e il palato.
La ribollita toscana originale è realizzata con ingredienti di qualità, che possono variare in base alla stagionalità. Essendo per la maggior parte composta da verdure, infatti, si presta bene alle variazioni più disparate. Vediamo come preparare la zuppa toscana della tradizione contadina.
Ribollita: la zuppa toscana che scalda il cuore
Il nome ribollita prende spunto dalla modalità di preparazione di questa gustosa zuppa toscana. Il procedimento, infatti, prevede la necessità di bollire più e più volte il preparato.
Si tratta di una delle ricette toscane dalle origini contadine, quindi è innanzitutto un piatto antispreco e, in secondo luogo, è preparato con ingredienti genuini e di stagione. La ricetta ribollita, infatti, varia al variare delle verdure presenti nell’orto anche se, in generale, rimane un classico della cucina povera invernale.
Anticamente, veniva preparata il venerdì sera, unendo gli avanzi dei giorni precedenti e facendoli cuocere con il pane rimasto e un filo di olio extravergine di oliva. Nelle diverse varianti presenti in Toscana ci sono comunque degli ingredienti che rimangono dei capisaldi della ricetta: fagioli, cavolo verza e cavolo nero.
Ribollita - Ingredienti
Gli ingredienti principali per la vostra ribollita per 4 persone sono:
- pane toscano raffermo
- 1 cavolo nero
- mezzo cavolo verza
- 2 patate
- 2 carote
- 1 cipolla
- un grappolo di pomodorini (circa 10)
- 2 zucchine
- 1 costa di sedano
- 400 grammi di fagioli cannellini
- passata di pomodoro
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe q.b.
Si tratta di una ricetta molto semplice da preparare. La cottura è lenta, quindi richiederà un po’ più di tempo, ma la preparazione vi porterà via solo 10 minuti.
Come preparare la ribollita toscana - Procedimento
Per preparare la ribollita, è necessario mettere a bagno i fagioli la sera prima. Dovranno rimanere ammollo per tutta la notte, per poi cuocerli in una pentola in acqua bollente.
- Pulite e tagliate le verdure: le carote e le patate a dadini, le zucchine a pezzetti, il sedano a tocchetti e i pomodorini a spicchi.
- Nel frattempo, in una padella, fate soffriggere la cipolla in olio extravergine di oliva.
- Aggiungete la carota e il sedano e lasciate imbiondire.
- Dopo circa 5 minuti, unite i pomodorini e aggiustate di sale e pepe. Alzate la fiamma e fate cuocere con il coperchio per una decina di minuti.
- Abbassate successivamente la fiamma, alzate il coperchio e unite le patate. Fate cuocere per 10 minuti, poi aggiungete il cavolo verza e il cavolo nero spezzettati.
- Ammorbidite le verdure aggiungendo un po’ di acqua di cottura dei fagioli.
- Potete a questo punto mettere metà dei fagioli nella padella. Lasciate passare qualche minuto e aggiungete le zucchine.
L’altra metà dei fagioli sarà utilizzata per fare un purè, a cui andrà aggiunta la passata di pomodoro.
- Fate asciugare il preparato e, alla fine, quando avrà raggiunto la giusta consistenza, unitelo alle verdure in padella.
- Il pane raffermo, tagliato a pezzettoni, va arrostito in forno a 180° per qualche minuto.
- Una volta che tutti i vostri ingredienti sono pronti, prendete un tegame di terracotta e disponete il pane croccante sul fondo.
- Versate la verdura con il brodo e realizzate un secondo strato di pane.
- Aggiungete le verdure col brodo e completate il tutto con un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo.
Servite la ribollita...bollente!
Se vi piace, tra gli ingredienti potete aggiungere anche del timo che darà più sapore al vostro preparato.
La storia della Ribollita Toscana
La ribollita è una ricetta popolare, di origine contadina. Viene definita come la zuppa toscana di magro dei contadini. Tracce scritte della sua esistenza risalgono al Cinquecento e consacrano la presenza di alcuni ingredienti fondamentali: il pane e il cavolo nero.
Il nome indica chiaramente il procedimento, che richiede di ri-bollire due o più volte la zuppa preparata in anticipo. Si pensa che, anticamente, gli avanzi della settimana adoperati per preparare la zuppa toscana venissero ribolliti, per essere ravvivati.
Massaie e contadine preparavano la ribollita di venerdì, quando la religione e la povertà suggerivano l’astinenza dalla carne. Le zuppe di verdure e legumi avanzati, quindi, risultavano essere la soluzione migliore. Secondo la tradizione, sembra che il pane presente nella ricetta della ribollita provenisse dai banchetti dei signori. Le focacce avanzate venivano offerte ai servi che le riutilizzavano per arricchire zuppe e minestre. La quantità di zuppa prodotta era tanta, così da durare diversi giorni e poter sfamare e nutrire tutta la famiglia. Ogni volta che veniva consumata, la zuppa veniva ravvivata, bollendola.
Nel tempo, la ribollita è diventata un piatto tradizionale toscano, non più solo della cucina contadina, ma presente su ogni tavola.