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Treccia dura

REGIONE: Basilicata
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

La "treccia dura" viene anche detta "formaggio della Basilicata", poiché appartiene alla tradizione casearia della Lucania, come rileva "La statistica del Regno di Napoli nel 1811" - Tomo III.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la treccia dura nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Basilicata (PAT).

Caratteristiche

La treccia dura è buona e fresca, si tratta di una mozzarella e spesso è la protagonista di molti piatti estivi e non solo.

Esistono innumertevoli tipologie di mozzarella, ovvero:

  • mozzarella di bufala;
  • mozzarella fiordilatte;
  • mozzarella affumicata;
  • bocconcini di mozzarella.

Portata in tavola in ogni sua forma è una prelibatezza insostituibile!

Il nome "treccia dura" deriva appunto dalla classica forma "a treccia".

Grazie ad una sapiente lavorazione a mano, le trecce assumono un diametro di circa 7 cm ed una lunghezza di 15 cm.

Ci sono anche trecce  che possono arrivare al "metro", come nel caso del "treccione" che viene riavvolto su se stesso.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della treccia dura sono:

  • latte vaccino crudo;
  • acqua bollente.

Presentazione

Si tratta di un formaggio:

  • a pasta semidura;
  • fibrosa;
  • senza occhiatura;
  • dal colore bianco-avorio.

Lavorazione

La treccia dura viene prodotta utilizzando latte vaccino crudo opportunamente filtrato e portato alla temperatura di 38° gradi centigradi all'interno del "caccavo", una caldaia di rame:

  • la particolarità della lavorazione prevede diverse cagliate fino al test della "filatura", ovvero un pezzetto di pasta viene immerso in acqua bollente e, se "fila", significa che il formaggio è maturo;
  • la treccia dura viene prodotta durante tutto l'anno ed il luogo migliore dove conservarla è una "cantina/grotta" con la giusta umidità, appoggiata su di una scaffalatura in legno.

Degustazione

Questo formaggio può essere gustato:

  • da solo;
  • come antipasto, infatti si sposa eccellentemente con prosciutto crudo;
  • con verdure di stagione;
  • nelle  insalate;
  • a dadini per imbottire melanzane;
  • sfilacciato per condire la pasta al forno.

Ricette

Vogliamo proporvi una ricetta sfiziosa che ha come protagonista la treccia dura.

Si tratta di una ricetta facile da seguire e ricca di ingredienti sani e genuini, stiamo parlando della:

  • "cake di pane e treccia dura".

Ingredienti

Gli ingredienti che dovete procurarvi per la preparazione di questo piatto sono diversi, ma facilmente reperibili in qualsiasi supermercato:

  • 200 g di treccia dura;
  • 250 g pane a cassetta;
  • 250 g di pomodorini ciliegini o datterini;
  • 40 g di grana;
  • 2 uova;
  • basilico fresco q.b.;
  • olio di oliva extravergine;
  • 2 dl latte intero;
  • sale q.b.

Preparazione

Iniziamo con la preparazione di questo semplice piatto, pertanto:

  • foderate con carta da forno uno stampo da plum cake di 22 cm di lunghezza;
  • in una ciotola sbattete le uova insieme al latte;
  • immergetevi le fette di pane, una alla volta e, man mano, rivestite il fondo e i bordi dello stampo.

Le fette di pane che avanzeranno, dovrete tenerle da parte perchè fungeranno da coperchio al cake.

A questo punto, dovrete:

  • lavare, asciugare e tagliare i pomodorini a metà;
  • raccoglieteli in una ciotola e conditeli con l'olio, una presa di sale, il grana e le foglie di basilico spezzettate;
  • distribuitene la metà sullo strato di pane, sistemate sopra la treccia di mozzarella intera ben sgocciolata.

Andate a completare con i pomodorini rimasti e salate leggermente.

Riprendete le fette di pane tenute da parte e adagiatele sui pomodorini, formando così un "coperchio".

In forno preriscaldato a 200°cuocete per circa 45 minuti.

Sformate il cake quando è tiepido e servitelo tagliato a fette.

Vini

L'abbinamento con una tipologia dei seguenti "vini", ne esalta le qualità organolettiche:

  • vini rossi poco strutturati;
  • bianchi leggeri;
  • beverini.

Tradizioni

La tradizione vuole anche questo formaggio come "bocconcino" di fine pasto "per sciacquare la bocca".

Gustare la treccia dura significa scoprire i sapori semplici e intramontabili della Basilicata.

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