Crispelle Siciliane Salate
REGIONE: Sicilia
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TIPOLOGIA DI PRODOTTO: prodotto della gastronomia |
Descrizione
Crispelle ricotta e acciughe: un'arte culinaria generosa nata da una terra generosa, la Sicilia.
Certificazioni
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le crispelle nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).
Caratteristiche
Le crispelle salate o "crispeddi c'anciovi o ca ricotta" sono uno street food tipico della gastronomia tradizionale siciliana, in particolare del catanese, e sono presenti sulle tavole soprattutto nel periodo natalizio, in particolare alla vigilia. Si possono fare in casa o comprare dai numerosi crispellari, friggitorie che si trovano ad ogni angolo dei paesi di questa splendida regione.
Ingredienti
Per circa 10 crispelle
- 500 gr di semola di grano duro rimacinata;
- 12 gr di lievito di birra fresco (4 gr di lievito di birra disidratato);
- mezzo cucchiaino di zucchero per far partire la lievitazione;
- 15 gr di sale fino;
- circa 500 gr di acqua;
- 300 gr di ricotta di pecora;
- 5 acciughe (alici) sotto sale o sott'olio.
Preparazione
Ecco a voi il procedimento per creare le crispelle catanesi!
- Setacciare la farina insieme allo zucchero e al sale in una bacinella abbastanza capiente da permettere la lievitazione fino al raddoppio;
- sciogliere il lievito di birra in parte dell'acqua (meglio se tiepida) e unirlo agli altri ingredienti;
- unire l'acqua poco a poco e con una forchetta amalgamare il tutto;
- man mano che il composto diventa morbido continuare a lavorare con la forchetta con movimenti dal basso verso l'alto.
- proseguire fino ad ottenere una "pastella" dalla consistenza quasi liquida.
- coprire la bacinella con pellicola trasparente, avvolgere in una coperta e lasciare lievitare in luogo caldo fino al raddoppio (calcolare dalle due alle tre ore a seconda della temperatura);
- preparare la ricotta a pezzetti e le acciughe su un piano in modo che siano facilmente disponibili;
- riempire d'olio vergine d'oliva una padella a bordi alti e portarlo a una temperatura di circa 190 gradi adatta alla frittura;
- tenere vicino a voi una bacinella piena d'acqua;
- bagnatevi una mano e stendete un cucchiaio di pastella;
- posare un pezzetto di ricotta o un'acciuga e avvolgere tirando delicatamente i lembi della pastella fino a richiudere come un fagottino; un consiglio: per riconoscere le crispelle alle acciughe da quelle alla ricotta date una forma più allungata alle prima e più tonda alla seconde.
- fare scivolare delicatamente nell'olio bollente non più di due o tre crispelle alla volta per non abbassare la temperatura dell'olio;
- non appena le crispelle si presentano uniformemente dorate scolarle dall'olio con una schiumarola e metterle su carta assorbente nell'ordine in cui vengono estratte.
- una volta terminata la pastella e la prima frittura friggere nuovamente le crispelle partendo dalle prime. In questo modo l'interno dei crispeddi sarà cotto a perfezione e la crosta perfetta.
Degustazione
Le crispelle si consumano generalmente fumanti, anche se bisogna stare attenti a non scottarsi con la ricotta! Il team di Intavoliamo le gradisce comunque anche fredde, avanzate magari dal giorno prima.
Le crispelle salate fanno un'ottima figura nei buffet, ottime per accompagnare l'aperitivo sono molto versatili e rendono felici tutti i palati.
Varianti
I crispeddi vengono preparati in versione dolce nel periodo calendariale del Carnevale o in occasione della festività autunnale di San Martino, celebrato l'11 del mese di Novembre di ogni anno.
Le crispelle di San Martino sono conosciute anche con la denominazione di "zeppole", e vengono tradizionalmente consumate accompagnate dal vino novello.