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Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

La Calabria è la regione italiana che ha il primato nella produzione di "pomodori secchi", seguita da Puglia e Sicilia.

Certificazioni

Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i pomodori secchi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

L'essiccazione

L’essicazione mediate l’esposizione al sole è un antico metodo di conservazione di molti frutti, tramandata in particolar modo in quelle regioni dove condizioni climatiche favorevoli, caratterizzate da estati calde ed asciutte, hanno sempre garantito un risultato finale soddisfacente.

Oggi l'essicazione di frutta e verdura si può ottenere anche mediante "essiccatori moderni", ma sono ancora molte le aziende che, in Calabria, producono pomodori secchi secondo il metodo artigianale tradizionale.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la lavorazione dei pomodori secchi sono:

  • pomodori o pomodorini;
  • sale.

Preparazione

Il tempo di essiccazione al sole del pomodoro, in condizioni climatiche ottimali, è di circa otto giorni.

I pomodori che vengono usati per essere essiccati sono principalmente quelli della varietà San Marzano.

Per la realizzazione di un prodotto di qualità vengono raccolti dalla fine di Giugno a tutto Agosto.

Dopo una prima cernita, i pomodori vengono:

  • lavati, tagliati a metà nel senso della lunghezza e disposti su particolari gratelle con la parte tagliata rivolta verso l’alto;
  • quindi vengono salati ed esposti al sole nell’arco di tutta la giornata;
  • a sera vengono coperti o ritirati in ambienti asciutti per evitare che l’umidità della notte rovini il processo di essiccazione;
  • dopo i primi cinque giorni i pomodori vengono girati per completare l'essicazione anche nella parte inferiore;

Dopo otto giorni sono pronti per essere confezionati e commercializzati!

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati  

Descrizione

La "pesca" è un frutto dalla bontà unica, che rappresenta un grande vanto per la regione Calabria.

Presentazione

Il nome che prende è quello di pesca "Merendella", si tratta di un fruttodi:

  • piccola taglia;
  • presenta un colore biancastro tendente al verde e alcune volte al rosa;
  • la sua polpa interna è molto dolce con aromi che ricordano il miele e gli agrumi.

Coltivazioni

La pesca  Merendella  è una qualità di pesca di "forte pregio" e proviene da un albero già famoso in epoche più antiche poiché produttore di fiori molto belli e frutti altrettanto buoni.

Il pesco nasce in "Cina", dove veniva considerato "sacro" dagli abitanti, solo successivamente si diffonde in Oriente e infine in Europa facendo si che il frutto prendesse altri nomi.

La pesca rappresenta in ogni luogo qualcosa di diverso;

  • in Cina è considerata simbolo di "immortalità";
  • in Giappone si credeva che potesse "proteggere gli abitanti;
  • in altri paesi le foglie venivano addirittura utilizzate per "guarire dalla febbre" e "dai vermi intestinali".

Arriva in Italia grazie ad "Alessandro Magno" che era affascinato dall' albero e dai suoi frutti.

Successivamente il pesco si diffonde in ogni parte del mondo andando a creare numerosi tipi di:

  • pesche e noci pesca.

Maturazione

È un frutto che raggiunge il periodo massimo di "maturazione" e bontà nei mesi caldi tra metà Luglio e fine Agosto.

La pesca rappresenta per la Calabria:

  • tradizione;
  • la sostituzione di un pasto per chi lavora tutto il giorno e un ottima merenda dal gusto dolce e prelibato.
Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Conserve

Descrizione

Il "miele di fichi", comunemente conosciuto come melassa di fichi, è un prodotto alimentare tendenzialmente dolce realizzato tramite la cottura a fuoco lento di fichi maturi tagliati a metà o a spicchi in acqua.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il miele di fichi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Questa ricetta ha origini molto antiche e da sempre crea un composto molto simile al miele d’api sia come consistenza sia come forma di utilizzo e, inoltre, consente i medesimi benefici.

Entrambi gli alimenti, infatti, possiedono doti sedative, tanto è vero che fin dall’antichità vengono utilizzati per calmare la tosse e aiutare l’espettorato.

La Calabria è la regione italiana che dà i natali a questo rimedio salutare e che, prima di ogni altra cosa, è un alimento mielato da utilizzare in cucina per la realizzazione di dolci tipici.

Il miele di fichi risalta grazie:

  • al suo sapore zuccherino;
  • all’aroma fruttato;
  • all’aspetto appetitoso che riprendono in pieno l’essenza dei fichi maturi.

Questa lavorazione valorizza il sapore semplice e dolce del frutto creando un prodotto artigianale genuino e dal gusto autentico.

Ingredienti

Gli ingredienti utilizzati per la lavorazione del miele di fichi sono:

  • fichi freschi;
  • acqua.

Degustazione

La naturale dolcezza e cremosità del miele di fichi lo rende perfetto per valorizzare il tuo antipasto di salumi e formaggi, inoltre il suo sapore fruttato sarà capace di far risaltare ogni tua portata dandole una sferzata unica.

Ovviamente, la sua composizione lo rende un ingrediente ideale per la creazione di qualsiasi tipologia di dolci.

Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Prodotti da forno
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Si chiamano "'nzullini" e sono talmente golosi da lasciare in bocca deliziose note di sapidità mandorlate.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito gli 'nzullini nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Caratterizzati dalla totale assenza di grassi e da una una lunga cottura in forno, questi dolci secchi, tipici della pasticceria tradizionale calabrese, racchiudono nel loro impasto tutto il profumo invitante delle mandorle, ingrediente essenziale per la loro realizzazione.

Un'antica ricetta, quella di questi biscotti originari di Serra San Bruno, che da generazione in generazione ha profumato i forni casalinghi delle famiglie più agiate, le uniche in grado di procurarsi i ricchi componenti della preparazione, che per essere realizzata necessita di semola di grano duro, di mandorle e di zucchero.

Questi biscotti dal sapore unico oggi sono una specialità artigianale di tutto il vibonese.

Gli 'nzullini sono allestimento dolciario composto da ingredienti che, come dimostra tutta l'arte gastronomica regionale, hanno un forte legame con la terra calabrese.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione degli 'nzullini sono:

  • farina di frumento;
  • mandorle;
  • zucchero.

Degustazione

Gli 'nzullini sono un prodotto tipico davvero sublime, perfetto per essere servito a fine a pasto accompagnato da un ottimo bicchiere di vino dolce passito.

Inutile dire che questi dolcini sono una vera e propria squisitezza, il loro gusto prelibato di fatto non lascia indifferente neanche il palato più esigente.

Gli 'nzullini sono un prodotto dolciario tutto da scoprire, che è stato riconosciuto a livello nazionale come una vera e propria eccellenza dell'arte pasticcera della Calabria.

Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Prodotti da forno

Descrizione

Durante il corso dei secoli sono molte le culture che si sono susseguite sulla penisola italiana.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la lestopitta nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

L'area mediterranea, geograficamente vicina a molti altri popoli e paesi, è quella che più è stata influenzata da tradizioni e usanze di origine particolare.

La Calabria ha subito nel tempo numerosi influssi che si percepiscono ancora oggi:

  • Albanesi;
  • Occitani;
  • Arabi;
  • ma soprattutto Greci.

Non è dunque insolito ritrovare nelle usanze del luogo, le tracce della fiorente e affascinante cultura greca.

Queste influenze si possono trovare nel lestopitta, pane calabrese che viene preparato senza lievito, simile a quello che per la cultura ebraica è il pane azzimo.

Il nome è di origine greca (leptòs + pita ovvero pane veloce), ma il prodotto viene considerato tipico della zona calabra, soprattutto di Bova Superiore, in provincia di Reggio Calabria, paesino che viene considerato uno dei borghi italiani che più conserva la meravigliosa cultura grecanica.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della lestopitta sono:

  • acqua;
  • farina;
  • olio;
  • sale.

Caratteristiche

La particolarità del lestopitta, oltre che nella mancanza di lievito e nell'uso della tipica semola di grano duro, risiede nel metodo di "cottura".

Il pane non viene infatti cotto come molti altri prodotti simili, bensì fritto fino a diventare dorato, croccante e profumato.

Degustazione

Un tempo la lestopitta era consumata dai contadini in modo semplice e veloce assieme a un buon bicchiere di vino.

Può essere servito senza accompagnamento o ancora meglio arrotolato e farcito con salumi, verdure o formaggi locali.

Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Prodotti da forno

Descrizione

Il "pan di Spagna di Dipignano" è un prodotto molto ricercato, viene preparato interamente in modo manuale senza l'utilizzo di macchinari o prodotti fortemente industriali.

Cetificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pan di Spagna di Dipignano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizioni

È prodotto che in Calabria veniva inizialmente prodotto solo durante le festività e gli eventi importanti, successivamente però è diventato un alimento di tutti i giorni appunto perché molto leggero ed apprezzato.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del pan di Spagna di Dipignano sono:

  • uova;
  • zucchero;
  • farina.

Caratteristiche

La particolarità del pan di Spagna di Dipignano sta proprio in questo, infatti dopo aver messo uova, zucchero ed infine farina l'impasto che ne esce viene impastato tantissimo molto più di qualsiasi altro pan di Spagna e sempre in modo del tutto manuale.

Successivamente l'impasto così ottenuto viene messo all'interno di alcune teglie particolarmente alte e messo in forno alla temperatura di 180 gradi per circa 2 ore.

È un prodotto che viene creato durante tutto l'anno ed è particolarmente apprezzato sia dalla gente del luogo ma sopratutto da chi viene da fuori.

Il pan di Spagna di Dipignano si differenzia dal normale pan di Spagna per l'altezza e la morbidezza ottenute proprio grazie alla lunga preparazione manuale.

Degustazione

Il pan di Spagna di Dipignano è consigliabile consumarlo entro una settimana dalla preparazione poiché le particolari proprietà organolettiche che il prodotto mantiene grazie alla sua produzione tramite ingredienti naturali e tecniche manuali vengono mantenute solo per 1 settimana, dopo questo periodo perde tutte le proprietà organolettiche.

È un dolce molto delicato dal profumo dolce e piacevole adatto ad ogni momento della giornata.

Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Dolci

Descrizione

Nominando le "dita d'apostolo", il primo istinto è di storcere un po' il naso per il nome bizzarro e forse un po' macabro di questo prodotto gastronomico, ma la verità è che questo dolce di origine calabrese (diffuso soprattutto presso Bagnara Calabra), è una vera delizia per il palato e, con qualche piccolo accorgimento estetico, anche per gli occhi.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le dita d'apostolo nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Come avviene in molti casi, anche per le dita d'apostolo la storia si intreccia con la leggenda, tanto che attorno all'origine del dolce c'è un racconto affascinante che parla di amore e di devozione.

Si narra infatti che un pasticcere di Bagnara, realizzasse questi piccoli capolavori per gli amanti, che li usavano come doni da scambiarsi come manifestazione d'amore.

Uno di questi doni era chiamato "dito d'apostolo", mentre un altro, tanto buono da far sospirare una monaca, era detto proprio "sospiro di monaca".

Ci sarebbe dunque uno scopo romantico dietro la creazione di questo dolcetto calabrese.

Il nome richiama la sua "forma", ovvero:

  • un cilindro allungato che somiglia vagamente a un dito, ma è influenzato fortemente dal forte spirito religioso del luogo, che si trasmette ai nomi di molte tradizioni, usanze e prodotti.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione delle dita d'apostolo per 6 persone sono:

  • 100 g di albumi;
  • 200 g di ricotta vaccina;
  • 80 g di zucchero;
  • 10 g di rum;
  • 50 g di cioccolato fondente;
  • zucchero a velo q.b.;
  • cannella q.b.

Preparazione

Iniziate la preparazione delle dita d'apostolo in questo modo:

  • in una ciotola cominciate a lavorare la ricotta vaccina;
  • aiutandovi con una forchetta, continuate a lavorare unendo lo zucchero;
  • aggiungete anche il rum e mescolate;
  • prendete il cioccolato fondete e tritatelo, cercando di ottenere delle piccole scagliette;
  • unite quindi il cioccolato all'impasto ed anche un pizzico di cannella.

Munitevi di una seconda ciotola e proseguite a:

  • montare gli albumi con una frusta, il risultato dovrà essere chiaro e soffice;
  • in un padellino antiaderente sciogliete un pizzico di burro e versate una piccola quantità di albume;
  • aiutandovi con il dorso di un cucchiaio cercate di creare una frittellina sottile spalmando bene l'albume ;
  • alla stessa maniera, proseguite creando altre frittelline.

Una volta pronte le dita d'apostolo, farcitele con la crema di ricotta e arrotolatele.

Infine spolveratele con dello zucchero a velo.

Tradizioni

Sebbene si cucini e si consumi durante tutto il corso dell'anno, è usanza mangiarlo attorno alla festa di Ognissanti, come il nome può suggerire.

Regione: Calabria
Tipologia prodotto: Prodotti da forno

Descrizione

Il "pane al miele di Cerzeto" è un prodotto tipico di questo piccolo paese che si trova nella provincia di Cosenza.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane al miele di Cerzeto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Alcune delle caratteristiche principali del pane al miele di Cerzeto sono la sua lavorazione totalmente manuale e l'utilizzo di prodotti esclusivamente naturali.

Tradizionalmente l'impasto viene lavorato all'interno di contenitori di legno detti majlla.

La forma tipica è:

  • tonda, ma è molto utilizzata anche la forma allungata.

La colorazione si presenta:

  • scura all'interno e marrone all'esterno.

L'utilizzo del miele dona al pane un sapore dolce e delicato.

Ingredienti

Gli ingredienti usati per la preparazione del pane al miele di Cerzeto sono pochi e semplici, ovvero:

  • farina;
  • acqua;
  • sale;
  • lievito naturale;
  • miele.

Preparazione

Una caratteristica importante del pane al miele di Cerzeto è il tipo di "lievito" utilizzato.

Questo infatti è prodotto in casa, creando un impasto di:

  • farina;
  • sale;
  • acqua calda;

che poi viene fatto inacidire in uno strofinaccio di lino.

La cottura del pane avviene nel forno a legna, il quale rappresenta un altro dettaglio molto importante per la buona riuscita di questo prodotto.

Il fuoco deve essere preparato con frasche e rami secchi.

Quando la temperatura del forno diventa abbastanza elevata si bagna il fondo con uno straccio e poi si inizia la cottura.

Conservazione

Il pane al miele di Cerzeto si caratterizza anche per il suo lungo periodo di conservazione.

Infatti, può essere conservato anche per un mese se tenuto in ceste di vimini o su ripiani in legno in locali poco areati.

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