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Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

Le "olive nere infornate" rappresentano una ricetta calabrese che ha origini molto antiche.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le olive nere infornate nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

In Italia sono tantissime le regioni che producono le olive nere ed in ognuna sono coltivate tipologie diverse.

La preparazione delle olive nere infornate è lenta, circa dodici giorni, pertanto richiede pazienza e precisione.

Sono un’alternativa molto valida alle olive fresche, ugualmente gustose e, in alcuni casi, il sapore è ancora più apprezzabile.

Inoltre contengono delle sostanze che sono in grado di regolare i valori del colesterolo aiutando l'organismo a rimanere stabile.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione delle olive nere infornate sono:

Preparazione

Vediamo ora come preparare delle gustosissime olive nere infornate alla calabrese:

Step 1:

  • lavate bene le olive nere e con un coltello ben affilato, poi praticate nella polpa 3 taglietti verticali;
  • versatele in una retina e ponetele in un recipiente colmo di acqua fredda e copritele con un coperchio;
  • lasciatele in ammollo 4/5 giorni cambiando l’acqua tutti i giorni;
  • scolatele, mettetele in un contenitore di plastica e aggiungete il sale;
  • mescolate tutti i giorni per 4/5 giorni, controllando la sapidità, se occorre aggiungete altro sale;
  • al termine dei 4/5 giorni travasatele in uno scolapasta e lasciatele scolare per 2/3 ore;
  • tamponatele con carta assorbente da cucina per asciugarle per bene;

Step 2:

  • ponetele sulla teglia foderata di carta da forno;
  • infornate a calore moderato per farle asciugare, mescolando spesso;
  • appena pronte toglietele dal forno e lasciatele raffreddare;
  • trasferitele in una ciotola poi conditele con foglie di alloro e origano, se volete potete usare anche dei semi di finocchietto selvatico;
  • aggiungete peperoncino secco e aglio tagliato a fettine;
  • infine aggiungete olio extravergine di oliva che oltre a dargli un gusto inconfondibile ci permetterà di conservarle a lungo in vasetti;
  • in alternativa possono essere conservate senza olio congelandole in sacchetti di plastica.

Degustazione

Nelle olive nere infornate possiamo trovare il connubio perfetto tra il gusto pieno dell’oliva e quello pungente del peperoncino che le rende ideali per arricchire un antipasto appetitoso di salumi e formaggi.

Hanno una gran capacità di stimolare la fame e la sete che le rende perfette come apertura di un pasto sfizioso.

Inoltre il loro sapore autentico riuscirà a dare maggiore risalto a ogni tua ricetta, rendendole ancora più deliziose ed invitanti.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Prodotti da forno

Descrizione

Il "pane di pellegrina" è un prodotto da forno che nasce dalla sapiente arte della panificazione tramandata di generazione in generazione nel comune di Pellegrina, frazione del comune di Bagnara Calabra, nellaprovincia di Reggio Calabria.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane di pellegrina nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Presentazione

Questo pane è talmente rinomato che ha ottenuto l'importante riconoscimento della Denominazione Comunale di Origine.

Il pane di pellegrina si presenta a forma di:

  • filoncino allungato;
  • è prodotto con farina di frumento tenero, proveniente da campi di cereali coltivati biologicamente;
  • a seconda della forma ha un peso che può oscillare tra 0.5 kg e 2 kg.

Ingredienti

Gli ingredienti per la preparazione del pane di pellegrina sono pochi ed essenziali proprio come vuole la ricetta originaria, ovvero:

  • farina;
  • acqua;
  • sale;
  • lievito naturale.

Banditi lieviti artificiali ed additivi che potrebbero alterarne le caratteristiche in fatto di sapore e profumo.

Origini

L'impasto si presenta consistente e compatto e nel momento in cui le forme di pane vengono adagiate sul piano di un forno rigorosamente a legna, si compie una magia secolare!

Questa "magia", deriva da una tradizione contadina resistente alle incursioni della modernità, regalando un pane:

  • rustico dal sapore antico;
  • dall' alveolatura irregolare color avori;
  • dalla crosta croccante;
  • dalla mollica morbida e soffice.

Degustazione

Provalo con il "Pesantono", il tipico tonno sott'olio calabrese o semplicemente condendolo con:

  • pomodoro cherry;
  • olio;
  • sale;
  • origano;
  • un pizzico di pepe.

Ottimo anche per farcire delle bruschette con affettati del territorio, come il prosciutto crudo di San Lorenzo Bellizzi.

Curiosità

Uno degli appuntamenti più attesi in zona è la Sagra del pane di pellegrina che si svolge tutti gli anni il 9 di Agosto.

Regione. Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

"'Pizzi ccu l'ova" viene considerato il più antico dolce della tradizione Pasquale del centro di Amantea, situato lungo la costa del cosentino.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i pizzi ccu l'ova nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione dei pizzi ccu l'ova sono semplici ed essenziali, come:

  • farina;
  • lievito;
  • uova;
  • burro oppure strutto;
  • latte;
  • zucchero.

Pizzi ccu l'ova è un dolce che presenta notevoli dimensioni ed è molto energetico, proprio per questo motivo veniva assimilato ad un alimento. 

Le forme

Pizzi ccu l'ova può avere tante forme diverse, quelle più comuni sono:

  • a pagnotta;
  • a treccia;
  • a corona.

Tuttavia sono presenti anche soluzioni più originali.

Tradizioni

Anche se oggi i gusti si stanno orientando verso altri tipi di dolci più raffinati, pizzi ccu l'ova non può mai mancare sulla tavola pasquale.

Inoltre viene prodotto durante l'intero corso dell'anno perché si tratta di un piatto molto amato.

Infatti si è diffuso fino a diventare un "classico regionale"!

Si tratta di un dolce a tradizione familiare, la sua ricetta passava di madre in figlia per generazioni.

Si caratterizza per avere un uovo intero con il guscio inserito nell'impasto al centro della panetta.

Tuttavia alcune varianti del pizzi ccu l'ova presentano una forma "a otto" e si usano le uova per riempire gli spazi lasciati vuoti.

Per tradizione la preparazione veniva fatta "in casa", quindi si posizionavano i dolci sulle lannie (grandi vassoi), da cuocere al forno del paese.

Regione. Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

Tutti sanno che il periodo Pasquale è simboleggiato da un elemento specifico, ovvero "l'uovo".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i cudduraci nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la creazione dei cudduraci sono:

  • uova;
  • farina;
  • sale;
  • zucchero;
  • burro;
  • liquore all'anice;
  • limoni;
  • lievito in polvere per dolci;
  • albumi;
  • confettini colorati.

Tradizioni

Le uova vengono bollite e decorate, oppure vengono preparate di cioccolata con sorpresa, ma sono in pochi a conoscere la loro grande "valenza simbolica"!

La loro importanza simbolica affonda le proprie radici nelle "tradizioni Pagane", fino a ricoprire un ruolo importante anche nella Religione Cristiana.

Nel Paganesimo, l'uovo, formato da un corpo di albume e da un nucleo di tuorlo, rappresenta:

  • la maternità;
  • la vita;
  • la rinascita della primavera dopo il periodo invernale.

Non per niente presso le popolazioni rurali dedite al Paganesimo, era tradizione festeggiare con entusiasmo il rinverdire della natura dopo i rigori dell'inverno.

Questa tradizione, estesa alla Religione Cristiana, ripropone l'uovo come simbolo di:

  • vita;
  • rinascita.

Finisce dunque per rappresentare la resurrezione di Cristo!

I nomi

La simbologia positiva dell'uovo si ritrova in un importante e particolare dolce calabrese dai molti nomi: "Cudduraci";

  • "cuzzupe";
  • "sguta";
  • "nguta";
  • "guta";
  • "cuculi".

Presentazione

Consistono in un impasto dolce lievitato dagli ingredienti semplici e poveri, al centro del quale viene posto un uovo.

Il tutto viene poi cotto al forno fino ad ottenere la tipica e graziosa doratura brunita.

Si cucinano nella settimana precedente all'ultima domenica di Pasqua e vengono consumate fino al giorno di Pasquetta.

Curiosità

Un'altra tradizione locale prevede che le ragazze donino i cudduraci ai propri fidanzati, come simbolo del loro amore.

Più grande è il dolce più è forte il sentimento!

Regione. Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

I calabresi "morticeddhi", "frutti alla martorana", sono un dolce tipico della provincia di Reggio Calabria.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i morticeddhi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Territorio

Una fascia di territorio che ha subito forti influenze dalla Sicilia e, più in particolare, dal messinese.

Come è noto, infatti, i morticeddhi sono undolce di origine palermitana diffusosi poi anche in altre provincie isolane.

I morthiceddhi sono piccole creazioni molto scenografiche e dal gusto incantevole.

Piuttosto conosciuti anche fuori dai confini regionali, questi dolcetti sono la riproduzione perfetta della comune frutta da tavola.

Tradizioni

Non è casuale che il nome calabrese del dolce, ovvero "morticeddhi" (in lingua italiana "morticelli"), sia legato al fatto che questi dolcini siano fortemente somiglianti alla "frutta finta" che si trovava custodita all'interno di antiche tombe.

Una pratica, questa, tipica della Magna Grecia, la cui cultura voleva che al deceduto non mancasse mai il ricordo di ciò di cui aveva goduto in vita.

Da qui l'uso di sistemare all'interno delle tombe "finti frutti plasmati in terracotta".

La frutta ritrovata oggi è ammirabile nei locali del Museo Nazionale della Magna Grecia.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la creazione di dei morticeddhi sono:

  • mandorle;
  • farina;
  • zucchero;
  • aromi.

Presentazione

I morticeddhi sono dolci dal sapore inconfondibile, realizzati con:

  • un impasto molto simile a quello della pasta di mandorle;
  • dalla sapidità più avvolgente e intrigante.

Tali prodotti della pasticceria tradizionale però non sono solamente buoni, bensì sono anche esteticamente belli.

Si tratta di vere piccole opere d' arte curate fin nei più minimi particolari.

Curiosità

I morticeddhi calabresi, ammirabili nelle vetrine di prodotti tipici durante tutto l'anno, come da tradizione vengono perlopiù confezionati per commemorare la "Festa dei Morti".

Regione. Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

Mettersi a dieta durante le feste è impensabile, soprattutto se a tentare i nostri sensi ci sono numerosissimi prodotti tipici, dolci o salati, tutti ghiotti e irresistibili.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le chinulille nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizioni

Per quanto riguarda le ricette dolci, la Calabria non ha nulla da invidiare alle altre regioni della penisola, poiché vanta una vasta gamma di preparazioni gustose e molto nutrienti.

Queste ultime sono capaci di unire la le tradizioni regionali alla qualità e genuinità degli ingredienti locali!

Caratteristiche

Le chinulille sono dei tipici dolcetti festivi, preparati sia in periodo "natalizio" che "carnevalesco", simili a piccoli panzerotti o a ravioli e ripieni con ricotta.

La forma può tuttavia variare a seconda delle zone di provenienza, spaziando da:

  • una forma rotonda ottenuta da due cerchi di pasta chiusi attorno al ripieno;
  • fino alla forma a mezzaluna.

Alcune piccole varianti si possono notare anche nella scelta di alcuni ingredienti all' interno della farcitura.

La loro natura farcita si manifesta nel nome stesso poiché "chinulille" deriva da "chjinu", che significa molto semplicemente "pieno".

Ingredienti

Il gusto mediterraneo si ritrova nella "farcitura", composta da:

  • ricotta calabra;
  • nell'aggiunta dei toni deliziosamente agrumati dell' arancia e del limone.

Altre tradizioni vogliono la presenza di:

  • frutta secca;
  • mandarino;
  • cedro.

Lavorazione

Dopo aver farcito e richiuso la sfoglia, le chinulille vengono "fritte" in abbondante olio d'oliva e a piacere, spolverate con lo zucchero a velo.

Curiosità

Così come molte altre preparazioni dei periodi festivi, anche le chinulille sono un simbolo di buona fortuna!

Regione. Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Tradizioni

Molti sono i dolci tipici del periodo natalizio o invernale, tutti molto calorici, scelti appositamente per poter combattere il freddo all'insegna del buon gusto e dei sapori intensi.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i buffeddi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizioni

Non c' è niente di più bello che mangiare qualcosa di tipico davanti al fuoco di un camino, o ai piedi dell'albero di natale colorato.

In Calabria è tradizione cucinare:

  • zeppole;
  • nacatole;
  • buffeddi;
  • e molte altre preparazioni deliziose.

Caratteristiche

I "buffeddi" sono dei panzerotti dolci, di pasta sfoglia a forma di mezzaluna, farciti con ingredienti molto sostanziosi e fritti nell'olio.

Sono particolarmente radicati nella zona della Calabria Greca e diffusi a livello popolare.

Pare infatti che un tempo, fossero uno dei piatti preferiti delle famiglie meno abbienti, per via della loro preparazione abbastanza semplice e dei loro ingredienti nutrienti.

La farcitura dei buffeddi esiste in alcune varianti, altrettanto sostanziose e saporite.

Ingredienti

Esistono varianti di ingredienti per i nostri buffeddi ovvero li possiamo trovare con i seguenti ripieni:

  • crema di ceci;
  • ricotta;
  • patate dolci.

Frittura

E se il ripieno di ceci, ricotta o patate di questi deliziosi panzerotti non fosse abbastanza nutriente, ci pensa "la cottura" a fare il resto, e a rendere questa ricetta perfetta per i periodi invernali.

Una volta farciti, i buffeddi vanno infatti sigillati e gettati nell'olio bollente.

Si dice che nelle case calabresi, chi è addetto alla preparazione dei dolci natalizi, divida l'impasto in tre parti:

  • una usata per i buffeddi;
  • l'altra per le nacatole;
  • l'ultima per le zeppole.
Regione. Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

Un dolcetto secco molto speciale, le "ossa di morto", "ossa i mortu" in calabrese, sono una preparazione tipica regionale che, come da antica tradizione popolare, viene realizzata in occasione della Festività dei Defunti, un'importante ricorrenza del ciclo dell'anno la cui calendarizzazione cade il giorno 2 del mese di Novembre.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le ossa di morto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Non a caso, infatti, le ossa di morto calabresi, prendono il nome della ricorrenza che festeggiano.

Non solo Halloween, dunque, anche se come ben documentato dall' antropologo calabrese, Luigi Maria Lombardi Satriani, nella sua opera Il Ponte di San Giacomo, l'Halloween americano non è per nulla distante dalla festa dei morti calabrese.

Proprio in Calabria, anticamente, i contadini per allontanare la paura nei confronti dei morti, erano soliti svuotare le zucche per poi inserirci dentro una candela accesa.

Così facendo creavano una sorta di comunicazione speciale con i defunti ed attendevano la vigilia di Tutti i Santi, meglio nota come Ognissanti.

In terra calabrese, proprio come in America, ancor oggi i bambini chiedono una "questua" in onore dei morti.

Molti di essi ricevono in dono proprio le "ossa di morto", biscotti tipici presenti in tutto il territorio regionale.

Ingredienti

Realizzati con ingredienti semplici, legati alle produzioni del territorio, questi prodotti artigianali dell'arte pasticcera calabrese, sono per il palato una vera e propria bontà caratterizzata dal gusto avvolgente della:

  • farina di mandorle;
  • arricchita dalle note speziate di cannella e chiodi di garofano.

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