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 Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

Le gustose "piparelle" calabresi sono un dolce semplice e perfetto per tutti i gusti, tipico del periodo autunnale e invernale.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le piparelle nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Presentazione

Sia che tu abbia ospiti, o che voglia semplicemente qualcosa di semplice per stupire la tua famiglia, troverai le piparelle estremamente soddisfacenti e leggeri allo stesso tempo.

Si tratta, infatti, di biscotti croccanti fatti di:

  • pastafrolla e ripieni di mandorle;
  • dal sapore e dal profumo delicato di miele, mai stucchevole.

Il sapore, evocativo e raffinato, ha tracce di:

  • cannella;
  • chiodi di garofano;
  • e degli immancabili agrumi delle nostre terre.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione delle piparelle sono:

  • 1 kg di farina bianca 00;
  • acqua calda q.b.;
  • 400 g di zucchero semolato;
  • 25 g di ammoniaca per dolci;
  • 100 g di strutto o olio di semi;
  • 4 g di cannella in polvere;
  • 8 g di chiodi di garofano;
  • 1 uovo;
  • mandorle dolci a piacere.

Preparazione

Per preparare le piparelle cominciate in questo modo:

  • con la farina creare una fontana ed aggiungere 300 g di zucchero più la cannella in polvere;
  • unire i chiodi di garofano e l'ammoniaca per dolci;
  • continuate aggiungendo l'olio di semi.

In un pentolino a fuoco basso, fate sciogliere i 100 g di zucchero semolato rimanenti, una volta raggiunta una colorazione scura, togliere dal fuoco.

Una volta che lo zucchero si sarà raffreddato dovrete:

  • aggiungere dell'acqua calda quanto basta per riuscire in seguito ad impastare 1 kg di farina;
  • se necessario continuare a scaldare ancora un pochino al fine di sciogliere il tutto per bene.

Quando lo zucchero liquido, sarà freddo, aggiungerlo agli altri ingredienti sulla spianatoia e amalgamare.

Unire 250 g di mandorle e continuare a impastare fino ad ottenere un impasto di buona consistenza.

Una volta creato l'impasto procedete così:

  • sulla teglia da forno, rivestita con carta da forno, create dei rotolini dal diametro di circa 3/4 cm e lunghi poco meno della lunghezza della teglia;
  • in un bicchiere versate l'uovo con 2 cucchiai di acqua e spennellate le vostre piparelle;
  • esercitando un pò di pressione potete aggiungere in cima alle piparelle dei pezzetti di mandorle;
  • con forno preriscaldato a 200 gradi infornate per 20/25 minuti.

Le piparelle saranno pronte non appena avranno raggiunto un colore dorato,  a questo punto lasciarle raffreddare.

Prima di servirle, tagliarle in obliquo e metterle nuovamente in forno per altri 10 minuti.

Degustazione

Questi biscotti si possono assaporare:

  • da soli;
  • per una merenda genuina e diversa dal solito;
  • accompagnati semplicemente o inzuppati in un buon bicchiere di Zibibbo, un vino dolce adatto per bagnare i biscotti calabresi.

Le piparelle calabresi, riconosciute per l'eccellenza tra i prodotti tipici italiani e della tradizione, sono morbide ed allo stesso tempo fragranti grazie alla presenza delle mandorle in pezzi.

Sono caratterizzate da un taglio trasversale e sottile che ne rende le porzioni e la consumazione mai eccessive.

Dopo aver assaggiato questo trionfo di mandorle e spezie, le piparelle diventeranno un dolce che non riuscirai facilmente a dimenticare, catapultandoti in un mondo rurale ed antico, grazie al mix di ingredienti naturali e genuini.

Conservazione

Inoltre, possono essere conservate per molto tempo in quanto non hanno una data di scadenza immediata.

Questo fattore li rende anche il regalo perfetto da portare per sorprendere amici e parenti!

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Dolci

Descrizione

Le "Zzippulii San Giuseppi" sono un dolce che viene preparato durante la primavera ed in particolare in occasione della Festa del Papà (il 19 marzo, giorno di San Giuseppe per l'appunto).

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito gli zzippulii San Giuseppi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Territorio

Questo prodotto è tipico dell'Italia Meridionale e a seconda delle differenti regioni viene preparato in maniera diversa.

La Campania sembra essere la regione "mamma" della zeppola che sembra essere nata come "dolce di convento".

La ricetta tradizionale prevede che gli zzippulii San Giuseppi vengano:

  • fritti e farciti con crema pasticcera.

Ingredienti

L'impasto degli zzippulii San Giuseppi, invece, contiene i seguenti ingredienti:

  • uova;
  • burro;
  • zucchero;
  • olio;
  • farina.

Varianti

Al giorno d'oggi esistono due varianti della zeppola:

  • una che viene fritta;
  • l'altra che è cotta al forno.

Nell'antichità, durante il periodo di San Giuseppe moltissimi negozi, laboratori e pasticcerie allestivano un banchetto esterno dove friggere e vendere le zeppole appena fatte.

Presentazione

In Calabria il zzippulii San Giuseppi si presenta con:

  • la forma di una sorta di grosso bignè ripieno di ricotta;
  • la sommità viene guarnita di zucchero a velo e di un dolcissimo ricciolo di crema con una bella amarena candita.

La farcitura della zeppola calabrese spesso e volentieri viene aromatizzata con:

  • cannella;
  • limone.

L'impasto viene arricchito di strutto o margarina, discostandosi un poco da quello originario della Campania.

Ripieni

Molte pasticcerie oggi forniscono "varianti nel ripieno", come le zeppole ripiene di crema chantilly, cioccolato o gianduia staccandosi dalla tradizione per sperimentare nuovi sapore e soddisfare più palati.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Dolci
Certificazione: PAT

Descrizione

I "turdilli" sono un prodotto tipico della provincia di Crotone e di quella di Cosenza, tuttavia sono molto amati su tutto il territorio regionale.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i turdilli nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Costituiscono un tradizionale dolce delle Feste Natalizie, si inizia a prepararli per l’Immacolata e vengono serviti fino al pranzo dell’Epifania.

I turdilli sono chiamati anche "crustuli" e possono avere tante versioni in base alla zona di riferimento.

Tuttavia la ricetta originaria non prevede l' uso di lievito, anche se con il tempo le modalità di preparazione si sono arricchite.

Ingredienti

L'impasto è composto da:

  • farina;
  • uova;
  • olio extravergine d'oliva locale;
  • vino rosso;
  • cannella;
  • vincotto.

Proprio per questo motivo i turdilli vengono detti al vino cotto oppure, in dialetto, "vinicuattu".

Tradizioni

Nell'area del crotonese e del cosentino rappresentano una vera e propria tradizione antichissima e la ricetta dei turdilli viene tramanda da madre in figlia da generazioni.

Sono molto apprezzati e radicati nella cultura calabrese proprio perché sono un piatto povero, quindi utilizzano ingredienti semplici, facilmente reperibili e che fino a pochi anni fa si trovavano nella dispensa di qualsiasi casa.

Cottura

Una volta preparato l'impasto, lo si taglia a filoncini grossi quanto il pollice e li si frigge.

Hanno una cottura lenta in quanto l'impasto è privo di lievito.

Quindi vanno passati nel vino cotto riscaldato pochi alla volta perché assorbano bene il liquido.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Dolci
Certificazione: PAT

Descrizione

Lo "stomatico" è un biscotto secco tipico calabrese che assomiglia vagamente al "panpepato".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha inserito lo stomatico nell'elenco nazionale deiProdotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Ingredienti

Il suo nome deriva dalla parola greca "to stoma" (che significa la bocca), ed indica chiaramente come questo dolce derivi dall'influenza a livello locale dell'antica colonizzazione greca.

Sono usati ingredienti semplici e genuini, come:

Preparazione

Si tratta di una ricetta tipica della zona di Reggio Calabria, tuttavia si è diffusa anche nei territori limitrofi.

Per preparare lo stomatico bisogna:

  • far caramellare lo zucchero a fuoco lento, facendo attenzione che non si attacchi oppure non si bruci;
  • mescolare continuamente fino a che la miscela non raggiunge un colore "ambrato" ed una consistenza "corposa";
  • aggiungere pian pianino un bicchiere di acqua calda ed allo stesso tempo continuare a mescolare.

In una ciotola si crea un composto con:

  • farina;
  • cannella;
  • zucchero;
  • ammoniaca;
  • chiodi di garofano;
  • olio d'oliva.

Solo alla fine si aggiunge il caramello, mescolando con cura per farlo assorbire.

L'impasto viene steso su una teglia imburrata oppure foderata con carta forno.

Cottura

Lo spessore deve essere di 3 cm almeno, l'impasto viene spennellato con l’uovo sbattuto e decorato con le mandorle per essere cotto in forno per 40 minuti.

Quando il dolce si è raffreddato lo si taglia in piccoli rettangoli e si finiscono di cuocere i biscotti per altri 10 minuti.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Gastronomia

Descrizione

La "peperonata alla calabrese" è conosciuta anche con il nome di "''Nzimbatò".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la peperonata alla calabrese nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

La peperonata alla calabrese oltre che essere tipico della regione Calabria, viene anche riproposto in altre regioni meridionali come:

  • la Campania,
  • la Puglia;
  • la Sicilia.

In questi territori, si coltivano gli ortaggi e le verdure che servono per prepararla.

Ingredienti

Gli ingredienti prelibati alla base della ricetta della peperonata alla calabrese sono:

  • peperoni carnosi gialli e rossi;
  • pomodori rossi lasciati maturare sotto il sole cocente dell'estate;
  • melanzane appena raccolte;
  • cipolle ramate;
  • basilico fresco.

Preparazione

Le verdure vanno cotte esclusivamente con olio extra vergine di oliva ed un pizzico di sale, che insaporisce il tutto.

Il connubio di questi di questi ingredienti conferisce un profumo, nonché un gusto davvero unico.

Si tratta di un piatto tipicamente estivo, poiché è proprio durante la stagione calda che vengono raccolti:

  • peperoni;
  • melanzane;
  • pomodori in abbondanza.

Degustazione

Questo piatto non va mai servito caldo, ma freddo o al massimo tiepido, per questo si presta benissimo per essere preparato anche il giorno prima.

La peperonata alla calabrese è ottima da servire come:

  • antipasto;
  • come accompagnamento a salumi e formaggi;
  • servita direttamente su delle bruschette calde.

In alternativa può essere anche servita come contorno, in quanto è perfetta per accompagnare pollo o altri piatti a base di carne.

Curiosità

In molti, però, non digeriscono i peperoni e se anche tu fai parte di questa categoria, ma non vuoi rinunciare ad una bella peperonata alla calabrese, eccoti svelato un piccolo trucchetto!

Semplicemente devi utilizzare "solo" peperoni rossi ed arancioni e la cipolla di tropea, nota per essere più "gentile".

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Dolci

Descrizione

Non esiste persona al mondo che visitando il sud Italia, ed in particolare la Calabria, non sia rimasto incantato dalle meraviglie culinarie che queste meravigliose terre offrono.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la granita nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Ingredienti

La granita, in particolare, è uno dei dolci ancora oggi più famosi e rappresentativi di tutto il meridione.

Si tratta di un composto semiliquido e semicongelato, composto sostanzialmente da:

  • acqua (ghiaccio);
  • zucchero.

La granita può essere arricchita in vari gusti!

Origini

Nella regione calabrese, in particolare, è famosa la "scirobetta".

In origine, questa sorta di granita che troviamo diffusa anche in Medio Oriente col termine sharbat, veniva preparata con la neve appena caduta, cosa che ovviamente a causa dell'inquinamento oggi non è più possibile.

Degustazione

Una volta raccolta, questa veniva arricchita con miele di fichi o vin cotto.

Col passare del tempo i gusti ovviamente si sono arricchiti, passando dai classici agrumi come limone e arancia, al caffè o la cioccolata.

Gustata da sola, o accompagnata da qualche biscotto, la granita o scirobetta è un dolce al cucchiaio adatto ad ogni periodo, sia quello invernale che quello estivo.

Grazie al suo sapore fresco e alla presenza di ingredienti genuini, infatti, questa forma arcaica di gelato potrà deliziare i tuoi ospiti e sorprenderli con la sua semplice bontà e la facilità di preparazione.

Se hai poco tempo e hai voglia di qualcosa di dolce che non sia dispendioso ne economicamente che in termini di tempo, la granita o la scirobetta è la soluzione perfetta, che, se arricchita con succo di limone, può essere un perfetto fine pasto digestivo e salutare.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Pasta fresca

Descrizione

I "rafioli" calabresi sono una versione locale dei tipici "ravioli ripieni di carne".

Certificazioni 

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i rafioli nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

rafioli sono realizzati utilizzando prodotti agroalimentari locali, come:

  • caciocavallo e soppressata.

In questo modo si ottiene un primo piatto dai sapori intensi e genuini, fortemente radicato nella tradizione e molto diffuso su tutto il territorio regionale.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della pasta dei rafioli sono:

  • farina;
  • un pizzico di sale;
  • olio extravergine di oliva calabrese;
  • uova.

Invece, gli ingredienti utilizzati per la preparazione del ripieno dei rafioli sono:

  • caciocavallo;
  • uova sode;
  • pepe nero;
  • sale;
  • soppressata (un tradizionale salume calabrese dal sapore accattivante).

Preparazione

Nella preparazione dei rafioli, il formaggio può anche essere sostituito dalla "provola" in alcune varianti a livello locale.

Innanzitutto è necessario:

  • preparare la pasta realizzando un impasto compatto, omogeneo e facilmente lavorabile, che deve quindi essere tirato sotto forma di sfoglie;
  • queste devono essere sempre di numero pari, perché rappresentano il lato superiore e inferiore dei rafioli;
  • a questo punto si tagliano a pezzetti la soppressata, il caciocavallo e le uova sode, si aggiungono sale e pepe e si amalgama l'impasto con un uovo crudo;
  • quindi si usa un cucchiaio per distribuire il ripieno sulla sfoglia inferiore, creando mucchietti distanti tra loro 8 cm;
  • dopo aver coperto con la sfoglia superiore, si fanno aderire i due strati di pasta;
  • ora si tagliano i ravioli da lessare in acqua bollente e scolare con attenzione.

Degustazione

Si possono condire in tanti modi diversi!

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
Certificazioni: DE.CO; PAT

Descrizione

Il "pomodoro di Belmonte" è una varietà tipica calabrese che prende il nome dalla provincia di Cosenza, Belmonte Calabro.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pomodoro di belmonte nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Il pomodoro di Belmonte è l'unica varietà italiana che vanta il marchio De.Co. (Denominazione Comunale di Origine).

Origini

Questa varietà di pomodoro ha origini che risalgono al '900, quando ad importarlo in Italia fu un emigrante locale, Guglielmo Mercurio, dopo essere tornato da un viaggio in America.

Caratteristiche

Il pomodoro di Belmonte si divide in due varietà diverse:

  • gigante e cuore di bue.

Il pomodoro di Belmonte gigante ha un peso medio di 1 kg o 1 kg e mezzo, ma con la giusta cura può raggiungere anche i 3 kg.

Questa particolare varietà è molto amata per la consistenza carnosa della polpa e per il sapore non acido, inoltre, è ottimo per essere consumato crudo o leggermente scottato per condire la pasta.

Il pomodoro di Belmonte cuore di bue, invece, è più piccolo ed ha un peso medio di 500/600 grammi.

Questo pomodoro ha una polpa molto soda, un sapore molto dolce ed è quasi completamente privo di semi.

Coltivazioni

L'ambiente ideale per la coltivazione del pomodoro di Belmonte , è quello di collina, con terreni profondi e di medio impasto.

Le piantine del pomodoro di Belmonte vanno interrate durante il mese di aprile, ad una distanza di 50-60 centimetri l'una dall'altra e in file distanti almeno 120 centimetri.

Le piante possono arrivare anche ai 2 metri di altezza, per questo necessitano di un supporto.

Degustazione

Il modo migliore per gustare i pomodori di Belmonte è quello di tagliarli a fette e condirli con olio e sale.

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