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Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Carni fresche

Descrizione

La "carne di maiale nero" calabrese" è un tipo di carne davvero molto pregiata, si ottiene da soggetti particolarmente lenti nella crescita, ma che proprio per questo motivo possiedono una carne di elevata qualità.

Caratteristiche

Si possono produrre insaccati e prosciutti di alta bontà.

Il maiale nero presenta acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi appartenenti alle classi degli omega-3 ed omega-6 in una percentuale ben maggiore rispetto a qualsiasi altro suino, questo rappresenta un grande pregio e vantaggio rispetto alla salute date le malattie dovute al colesterolo che oggi sono molto diffuse.

I maiali neri sono inoltre liberi da malattie della pelle dovuto all'esposizione prolungata ai raggi solari.

I maiali neri sono animali dal forte istinto di adattamento, sono in grado di nutrirsi dei cibi più disparati, adattandosi ad ogni temperatura, periodo dell'anno e alimentazione.

La crescita

L'unica cosa in cui i maiali neri sono inferiori rispetto alle altre razze di suino è la crescita, un normale suino viene infatti macellato intorno agli 8-9 mesi, un maiale nero ha invece bisogno di tempi più lunghi, solitamente 14 mesi dato il lungo tempo di crescita che possiedono.

Resta un prodotto veramente pregiatissimo per la terra calabrese che ne può fare sicuramente un grande vanto.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Carni e frattaglie

Descrizione

La "salsiccia con finocchietto selvatico", ("satizza" in lingua calabrese), è un piatto tipico della Calabria a base di carne di maiale e finocchio.

Origini

I salumi della Calabria hanno origini che risalgono al periodo della Magna Grecia.

Le prime documentazioni che attestano la tradizione del prodotto risalgono al 1600.

Secondo la tradizione si lavorava la carne del maiale tagliata a punta di coltello:

  • i pezzi più piccoli venivano utilizzati per le salsiccie, mentre i pezzi più grossi per le soppressate.

I pezzi della carne venivano messi poi in contenitori capienti di terracotta smaltati e venivano salati e insaporiti con:

  • pepe nero;
  • semi di finocchio;
  • vino;
  • un po' di sangue.

La carne veniva poi pressata dentro le:

  • budella del maiale.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della salsiccia con finocchietto selvatico sono:

  • quarto anteriore e posteriore del maiale;
  • sale;
  • pepe nero;
  • peperoncino;
  • semi di finocchietto selvatico.

Preparazione

Per iniziare con la ricetta della salsiccia con finocchietto selvatico si deve:

  • pulire per bene le budella del maiale;
  • eliminare il grasso e con l'uso di un coltello ottenere uno strato sottile;
  • quindi lavarle con acqua calda e metterle in ammollo con acqua, aceto e bergamotto;
  • prepara la carne, che deve essere triturata bene eliminando i tendini;
  • aggiungi poi pepe nero, sale, peperoncino e semi di finocchio;
  • mescola bene l'impasto e pressalo dentro le budella legandolo alla fine con uno spago.
REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

"L'asparago selvatico della Calabria" viene utilizzato sia come pianta commestibile sia per le sue proprietà benefiche.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'asparago selvatico della Calabria nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origine

L'asparago selvatico della Calabria è una pianta erbacea perenne diffusa:

  • nei pascoli;
  • nei cespugli;
  • nelle radure;
  • nelle zone boschive.

Si distinguono dagli asparagi coltivati perché risultano più sottili e spinosi.

Hanno un sapore amarognolo e intenso, per questo vengono utilizzati per realizzare tanti piatti come:

  • frittate;
  • contorni;
  • antipasti;
  • in alcune zone della Calabria vengono conservati sott'olio.

In cucina

L'asparago selvatico della Calabria lo puoi preparare in tantissimi modi in quanto, essendo un alimento molto versatile, può essere combinato con tantissime ricette.

Puoi cucinarli con:

  • le uova, sia sottoforma di frittate o come contorno di uova al tegamino.

Puoi gustarli:

  • crudi, conditi con olio, limone e grana, oppure come condimento per la pasta o il riso.

L'asparago selvatico della Calabria può essere lessato e usato come:

  • contorno di carne o pesce;
  • sono ottimi anche saltati in padella, grigliati, pastellati o fritti;
  • nonchè al forno per preparare ottime torte salate.

Consigli

Il consiglio che posso darti è di cucinarli non più di dieci o quindici minuti in base allo spessore dell'asparago, per non fargli perdere il sapore che li contraddistingue.

Quando li salti in padella non usare l'aglio, ma utilizza la cipolla o lo scalogno.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto:Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

I "fichi essiccati" sono un prodotto tipico della Calabria caratterizzato da fichi che esposti al sole vengono disidratati.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i fichi secchi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origine

L'origine e l'arte della conservazione del fico viene tramadata di generazione in generazione e si differenzia da altre regioni per la qualità delle essenze e per il clima asciutto della Calabria.

La lavorazione del fico più conosciuta è quella a crocetta, ma esistono altre forme come:

  • la corolla detta "tortanìeddu";
  • la treccia "nzèrti" o "jetti".

L'essiccazione dipende anche dal fico che viene utilizzato, il migliore è il Dottato, ma si usano anche:

  • la Paradìso;
  • la Granàto;ù
  • la Niurèdda;
  • la Marinèlla e altre varietà.

La raccolta e la lavorazione del fico inizia nel mese di Agosto.

Ingredienti

L'ingrediente base per la preparazione del fico secco sono:

  • i fichi appassiti;
  • acqua bollente.

Preparazione

Si inizia con:

  • il raccogliere i fichi leggermente appassiti;
  • dopo averli raccolti devono essere adagiati sui graticci per farli essiccare, l'essiccazione naturale dipenderà dalla temperatura e dal clima;
  • i fichi devono essere girati almeno due volte al giorno per evitare che il frutto si secchi solo da una parte;
  • quando i fichi saranno essiccati, devi sbollentarli e lavarli per due minuti in acqua bollente;
  • poi occorre rimetterli sui graticci per ottenere l'asciugatura che potrà avvenire anche in un giorno;
  • quando il fico è asciutto devi spaccarlo e guarnirlo con pezzetti di noce e ricoprirlo con un altro frutto spaccato;
  • infilza i fichi in un bastoncino mettili in forno e una volta tolti spruzzali con un po' di anice.
REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

Nella regione delle colline catanesi, e in particolare nel comune di Marcellinara, viene tramandata ancora oggi la tradizione degli "animaletti di provola" modellati a mano per adornare le tavole nei giorni di festa.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito gli animaletti di provola nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Forme

Si tratta di un formaggio a pasta filata, prodotto con "latte vaccino crudo", al quale viene data la forma di:

  • cavallini;
  • giraffe;
  • elefanti;
  • maialini.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione degli animaletti di provola sono:

  • latte di vacca;
  • caglio di vitello, agnello o capretto.

Lavorazione

Per la lavorazione degli animaletti di provola, il latte viene portato alla temperatura di 50/60 gradi, poi raffreddato aggiungendone di freddo.

Viene unito il "caglio" e si aspetta che la pasta maturi.

Appena pronta, questa viene filata e lavorata a mano per darle la forma desiderata.

I piccoli capolavori così ottenuti vengono fatti raffreddare in acqua fredda, e messi in salamoia.

Infine vengono appesi e lasciati asciugare.

Una volta finito, gli animaletti di provola si presentano con:

  • una bella crosta lucida di colore giallo paglierino e una pasta interna leggermente più chiara.

Tipologie

  • Se è stato utilizzato "caglio di agnello" e "vitello" il suo sapore risulterà "più dolce";
  • se si è utilizzato "caglio di capra" tenderà ad essere leggermente piccante.

Degustazione

Tradizionalmente usati per "abbellire" le tavole nei giorni di festa, vengono poi mangiati da soli o in abbinamento con miele o confettura di mandarino e un buon bicchiere di vino rosso di media struttura.

REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

I "broccoli di rapa", detti anche "cime di rapa", sono un vegetale molto apprezzato soprattutto nella zona calabrese, che lo produce e lo usa sia per la vendita commerciale che per uso interno.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i broccoli di rapa nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

I broccoli di rapa corrispondono esattamente a quella parte di colore verde che non è ancora fiorita del tutto.

Ciò che la distingue dalla rapa è:

  • la sua radice e il colore dei suoi fiori che è giallo.

broccoli rapa si producono soprattutto nel periodo più freddo perché sono un vegetale stagionale ed è preferibile non consumarli crudi perché hanno un sapore particolarmente amaro.

Degustazione

Quando i broccoli rapa vengono raccolti freschi è bene innanzitutto procedere a "bollitura" e poi cucinarli come si preferisce secondo i gusti personali.

La ricetta più comune, rigorosamente meridionale, è quella delle "orecchiette con cime di rapa" oppure c'è chi ama associarli alla "salsiccia", creando un tipico piatto invernale.

I broccoli di rapa, sia cucinati che a crudo, possiedono un gusto davvero forte e non è indicato associarli ad alimenti con sapori altrettanto marcati.

Quindi è bene cucinarli con:

  • patate;
  • tofu o altri ingredienti leggeri e dal sapore delicato per evitare di avere un risultato spiacevole.

Quando si portano a bollitura bisogna aggiungere un po' di sale e lasciare in pentola per almeno un quarto d'ora.

In seguito si possono utilizzare a piacimento, conditi con olio e limone o associati in altri piatti, come carne o anche pasta per chi ama i sapori forti.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

Il "sorbetto al bergamotto" è un dolce freddo originario della regione Calabria.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il sorbetto al bergamotto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

I maestri gelatai calabresi hanno creato il sorbetto al bergamotto per far conoscere la bontà di un agrume di origine molto antica, prodotto nel territorio della Locride, la provincia di Reggio Calabria.

Il bergamotto ha:

  • la forma di una piccola arancia leggermente rientrante ai poli;
  • la buccia è di una tonalità di giallo molto simile al limone, è liscia e piuttosto sottile;
  • il frutto è a spicchi;
  • la polpa ha un sapore aspro e amarognolo ed ha un colore verde-giallognolo.

Ingredienti

Per preparare il sorbetto al bergamotto servono:

  • succo di bergamotto;
  • sciroppo di zucchero;
  • addensante.

Preparazione

Per preparare il sorbetto al bergamotto dovrai:

  • sciogliere lo zucchero in una giusta quantità di acqua;
  • si unisce il succo di bergamotto e il neutro (addensante che serve a dare al prodotto la giusta consistenza);
  • si versa il tutto nell'apposito "mantecatore" e si lascia a -8° per una decina di minuti;
  • il prodotto finito si conserva a 12°C in contenitori di acciaio detti "campane".

La lavorazione del sorbetto al bergamotto non è limitata alla stagione estiva, ma è attiva tutto l'anno.

Degustazione

Definito "l'oro verde" di questa splendida terra, il bergamotto è un frutto molto prezioso per le sue innumerevoli proprietà benefiche.

Viene utilizzato nell'arte dolciaria per aromatizzare, ma anche nella cosmesi e in profumeria.

È proprio dalla buccia che si ricava un olio essenziale che, già agli inizi del '700, in Francia venne impiegato per creare la prima "acqua di colonia".

Anche il suo utilizzo in pasticceria risale a molti secoli fa:

  • sembra che nel periodo storico del Rinascimento i banchetti organizzati nelle dimore dei ricchi terminassero spesso con la presentazione di dolci al bergamotto.  
Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

 La "pizza di Maggio", in Calabria conosciuta con la sua denominazione dialettale di "pitta di maju", è una preparazione tradizionale che ha origini molto antiche.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la pizza di maggio nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Addirittura ci sono delle testimonianze che collocherebbero la realizzazione della pizza di Maggio già ai tempi dei Romani.

In epoca più recente, questa particolare focaccia era una pietanza che i pellegrini portavano con sè durante il pellegrinaggio alla Madonna di Bombile tra la fine di aprile e l'inizio di maggio.

La particolarità della pizza di Maggio è l'utilizzo dei fiori di sambuco, i quali fioriscono proprio a Maggio e presumibilmente è questo il motivo del suo nome.

Caratteristiche

La pizza di Maggio ha:

  • una tradizionale forma rotonda;
  • presenta un sapore ricco e leggero.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della pizza di Maggio sono:

  • farina;
  • uova;
  • sale;
  • lievito;
  • fiori di sambuco.

Preparazione

La pizza di Maggio è composta da pochi e semplici ingredienti ed è molto facile da realizzare:

  • la ricetta classica prevede la creazione di un impasto formato da farina, uova, sale e lievito;
  • l'impasto va lavorato fino a quando non raggiunge una consistenza morbida;
  • a questo punto si distribuiscono i fiori di sambuco e si arrotola l'impasto in modo da ottenere una forma cilindrica;
  • si batte l'impasto per spianarlo nuovamente, si lascia lievitare e infine si procede con la cottura in forno.

Sono presenti alcune zone della Calabria, in particolare alcuni territori della provincia di Cosenza, in cui la preparazione della pitta di maju differisce leggermente dalla preparazione classica per l'assenza delle uova nella composizione dell'impasto.

Degustazione

Viene consumata solitamente come uno spuntino, ma può essere servita anche come focaccia per accompagnare altri tipi di piatti, sia primi che secondi e in particolare piatti di carne.

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