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Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

La "pasta "fileja" è un particolare formato di pasta fresca appartenente alla gastronomia calabrese legata maggiormente alla tradizione culinaria del territorio di Vibo Valentia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la pasta fileja nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizioni

Il segreto per preparare una buona fileja è passato attraverso molte generazioni, ancora oggi viene prodotta a mano e sicuramente è richiesta una buona manualità in cucina.

Ingredienti

Gli ingredienti per la preparazione della fileja sono:

Preparazione

Per un buon impasto della fileja bisogna:

  • lavorare gli ingredienti sulla "madia" la tipica base in legno usata da sempre dalle massaie;
  • per ottenere un composto della consistenza giusta ci vuole la forza delle braccia e una lavorazione di circa trenta minuti;
  • con l'impasto si creano dei rotoli lunghi e sottili da dividere in pezzi di circa 10 cm che verranno poi avvolti via via intorno ad un bastoncino di legno, "il dinacu";
  • si rotola il bastoncino sulla madia esercitando una lieve pressione che conferisce alla pasta la tipica forma "a vite" della fileja;
  • non resta che sfilare il dinacu, sistemare ordinatamente la pasta sopra un telo appena infarinato e tenerla un'oretta ad asciugare.

Degustazione

Di solito la pasta "fileja" si gusta condita con un sugo semplice di pomodoro e abbondante formaggio pecorino locale.

Gli amanti dei sapori forti usano aggiungere una nota piccantina alla salsa aggiungendo al sugo in cottura del peperoncino rosso piccante o dei pezzetti di "nduja di Spilinga", un salame dalla pasta morbida molto piccante tipico del territorio a base di carni di maiale.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

 I "sospiri di monaca", dolci tipici della tradizione dolciaria calabrese e originari del comune di Bagnara Calabra sono oggi apprezzati non solo in ambito regionale ma in tutto lo stivale. 

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i sospiri di monaca nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Una nota leggenda annota la loro prima comparsa nel lontano 1700 quando una giovane contadina bagnarese chiese al pasticcere del paese di realizzare un dolce cremoso e inebriante.

Questo dolce doveva essere capace di far sospirare perfino una suora per rispondere al lusinghiero gesto di un giovane boscaiolo che per dichiararle il suo amore, aveva commissionato allo stesso pasticcere un dolce a forma di cannolo farcito con della crema al cioccolato che venne battezzato con il nome:

  • "Dito di apostolo".

Se la loro nascita è legata alla leggenda appena citata, la loro bontà è invece un fatto certo.

Caratteristiche

I sospiri di monaca sono una delizia autentica e genuina, si presentano come:

  • delle bomboniere di pan di spagna;
  • alte circa 4 cm;
  • farcite di crema;
  • ricoperte interamente da glassa bianca;
  • decorate con una ciliegina candita in cima al centro. 

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della "pasta" dei sospiri di monaca sono:

  • 350 g di farina 00;
  • 250 g di zucchero;
  • 10 uova;
  • un pizzico di sale.

Per la preparazione del "ripieno" dei sospiri di monaca sono:

  • 1 kg di ricotta ovina;
  • 300 g di zucchero;
  • un pizzico di cannella.

Per "guarnire" i sospiri di monaca utilizziamo:

  • zucchero a velo;
  • mezza ciliegia candita per sospiro.

Preparazione

Se vuoi realizzare i sospiri di monaca in casa, dovrai cominciare dal ripieno, ovvero dalla crema di ricotta quindi dovrai:

  • far sgocciolare la ricotta e riporla in friogorifero fino a farle perdere tutto il siero;
  • in secondo luogo, dovrai setacciarla e lavorarla insieme allo zucchero e al pizzico di cannella.

Per cominciare a realizzare la "pasta" dei sospiri di monaca sarà necessario:

  • munirsi di una terrina nella quale unirai le uova allo zucchero e il sale, per poi mescolare e sbattere fino a ottenere un impasto molto chiaro e spumoso;
  • successivamente dovrai aggiungere a poco a poco la farina setacciata e amalgamare bene il tutto dal basso verso l'alto, cercando di non smontare l'impasto;
  • su una teglia imburrata e infarinata, aiutandoti con una sac a poche a bocchetta larga, dovrai formare dei cerchi allungati di circa 8-10 cm;
  • metti la teglia in forno a 180 gradi e cuoci i sospiri di monaca per circa 20 minuti.

Una volta cotti, i sospiri di monaca andranno:

  • tolti dal forno;
  • lasciati raffreddare su una teglia;
  • tagliati  a metà, e all'interno andranno farciti di crema di ricotta;
  • guarniti con zucchero velo q.b.;
  • il tocco finale sarà la ciliegia candita per sospiro.
Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

I "taralli bianchi" sono il risultato di una preparazione lavorata a mano e sono definiti come dolce caratteristico della regione Calabria.

Cetrificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i taralli bianchi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria  (PAT).

Origini

In realtà questi taralli sono una tipologia di dolce tipico del periodo pasquale, la cui larga diffusione però, li ha resi presenti durante tutto l'arco dell’anno.

La nascita di questa ricetta risale a moltissimo tempo fa, infatti il suo impasto non richiede molti ingredienti e si inserisce nell’elenco di quelle più praticate nelle cucine calabre, perché i taralli bianchi sono tra i dolcetti più sfiziosi della sua tradizione.

Ingredienti

I taralli bianchi sono preparati combinando in modo competente i seguenti ingredienti:

  • la farina di grano;
  • le uova;
  • lo strutto;
  • il sale;
  • il lievito per dolci;
  • l'anice o il limone a seconda del gusto personale;
  • ghiaccia reale.

I taralli bianchi si mostrano con la tipica forma circolare ad anello di piccole o medie dimensioni dalla glassatura bianco lucido o bianco opalescente e dalla consistenza croccante.

Degustazione

Il suo sapore caratteristico è reso tale dalla presenza intensa dell’anice o dell’agrume unita a quella delicata della glassatura, tanto è vero che in essi albergano gli odori e i sapori tipici della regione.

Se desideri proporre ai tuoi convitati un dessert caratteristico che spicchi per la sua originalità, scegliere di servire i taralli bianchi è la decisione giusta, perché la peculiarità del suo sapore autentico li rende perfetti per concludere la serata, inoltre, questi taralli si prestano bene anche come una deliziosa merenda da condividere anche in famiglia.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

 Il "torrone gelato", che nel dialetto calabrese viene chiamato "turruni gelatu", è un dolce tipico di questa regione, diffuso soprattutto nella zona di Reggio Calabria.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il torrone gelato nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Al contrario di quanto suggerisce il nome, questo il torrone gelato "non è un gelato" né si consuma freddo.

Assume la denominazione di gelato per via:

  • della sua particolare morbidezza;
  • del suo gusto molto dolce.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del torrone gelato sono:

  • 1 kg di zucchero fondente colorato;
  • 200 g di cioccolato fondente;
  • 500 g di mandorle sgusciate e pelate;
  • 300 g di frutta candita;
  • 300 g di cacao amaro;
  • succo di 2 limoni;
  • essenza di limone;
  • eseenza di cedro;
  • essenza di mandarino;
  • essenza di arancia;
  • coloranti naturali di un colore a piacere.

Preparazione

La ricetta del torrone gelato prevede l'utilizzo di una farcitura ricca di ingredienti e di gusti che si equilibrano bene tra loro.

Per la preparazione del torrone gelato dovete iniziare in questo modo:

  • spremete i 2 limoni e conservatene il succo;
  • cominciate a lavorare il succo dei limoni appena spremuti con lo zucchero fondente e cercate di ottenere un impasto spesso che sia omogeneo e privo di grumi;
  • prendete la pasta e dividetela in 3 parti, ciascuna verrà lavorata in modo diverso;
  • la prima parte di pasta, lasciatela "bianca" e procedete ad aromatizzarla con qualche goccia di "cada essenza";
  • la seconda parte di pasta, dovrete colorarla con il colorante per alimenti, possibilmente di colori come rosa o verde;
  • infine la terza parte andrà lavorata incorporando il cacao amaro e con l'aiuto di una spatola.

Successivamente dividete sempre in "3 porzioni" anche le mandorle e la frutta candita, in questa maniera potrete incorporare cada porzione a ciascuna parte di impasto.

Munitevi di una pirofila, rivestitela con della carta oleata e procedete ad assemblare gli "strati di pasta" uno sopra l'altro.

Infine coprite bene il tutto e appoggiate in cima agli strati dei pesi, affinchè ci sia la stessa pressione sui vari strati.

Lasciate che l'impasto riposi per 3 giorni e si venga a creare un blocco unico.

Trascorsi questi giorni, dovrete:

  • far sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, successivamente fatelo colare dolcemente e lentamente sul torrone gelato e fate attenzione a ricoprirlo in maniera uniforme;
  • prima di servirlo ai vostri commensali, dovrete aspettare che il cioccolato si sia solidificato per bene.

Degustazione

Il torrone gelato si consuma tradizionalmente a Natale e si conserva a temperatura ambiente al fine di mantenere intatta la sua morbidezza.

Servitelo a piccoli tocchetti, sarà un successo assicurato!

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

Il "pane di segale di Canolo" è un alimento tipico della zona che gli dà il nome.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane di segale di Canolo nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Ingredienti

Dal sapore prevalentemente rustico, il pane di segale di Canolo calabrese è realizzato con ingredienti genuini, quali:

  • farina di segale (tipica del territorio);
  • acqua;
  • sale;
  • lievito.

Caratteristiche

Come ogni prodotto a lievitazione anche il pane di segale di Canolo subisce una preparazione semplice e lenta, la quale lo rende una particolare alternativa al pane realizzato con farina di grano.

Una buona caratteristica della segale è quella di:

  • aiutare a mantenere le arterie pulite e di regolarizzare il sistema cardiovascolare.

Origini

La sua origine risale ai tempi antichi, quando Canolo produceva la segale anziché il grano e da allora ne è diventato quasi il simbolo.

Il pane di segale di Canolo ha:

  • un sapore corposo;
  • un aroma gradevole;
  • un aspetto appetitoso.

Quest’ultimo è messo in evidenza dal colore quasi bronzeo della sua crosta e da quello casereccio della mollica.

Il suo profumo è:

  • inconfondibile e rispecchia l’autenticità degli ingredienti;
  • il sapore del pane di segale di Canolo è un'esplosione di peculiarità che è capace di attribuirgli consensi da chiunque lo assaggi, perché ogni morso riporta alla mente il territorio.

Che sia un pranzo o una cena, il pane di segale di Canolo potrà essere la tua arma vincente, perché il suo sapore caratteristico lo rende una prelibatezza unica.

Degustazione

L’unione perfetta di corposità e aroma rende il pane di segale di Canolo ideale da mangiare come accompagnamento al tuo menù e non solo, infatti, con una buona tostatura e un filo di olio d'oliva e di origano potrai creare delle ottime bruschette. 

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Descrizione

I "ginetti" sono dei dolcetti tradizionali della Calabria.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i ginetti nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Tradizioni

Generalmente i ginetti vengono preparati in occasione della Pasqua, oppure sono serviti in casa da parte dei genitori degli sposi nel giorno del matrimonio.

Al giorno d'oggi vengono utilizzati anche in altre occasioni e preparati per:

  • ricorrenze;
  • feste;
  • battesimi;
  • compleanni.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la creazione dei ginetti sono:

  • 10 uova;
  • farina;
  • 500 gr di zucchero a velo;
  • succo di limone.

Origini

I ginetti sono conosciuti in tutta la regione e ogni parte della Calabria ha sviluppato delle varianti e degli usi diversi, proprio come spesso accade.

In passato, le famiglie offrivano i ginetti durante la settimana precedente alle nozze, quando gli sposi restavano in casa per ricevere le visite e gli auguri di parenti e amici.

I ginetti dovevano essere preparati dalla mamma della futura sposa, nella casa materna, insieme alla suocera per simboleggiare il legame tra le famiglie.

Il futuro sposo doveva preparare la glassa, mentre le donne si occupavano dell'impasto.

Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 

Descrizione

Il "pane di castagne", conosciuto anche come "pani i castagne" nella sua forma dialettale, è un prodotto tipico dell'antica tradizione contadina calabrese.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane di castagne nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Questo particolare tipo di pane veniva consumato dalla popolazione meno agiata, che non poteva permettersi il costoso frumento, soprattutto nelle zone interne della Calabria, in sostituzione al pane tradizionale, ma era anche un modo per utilizzare la castagna, alimento di cui la regione è molto ricca.

Il pane di castagne veniva prodotto e consumato principalmente durante la stagione invernale, quando buona parte dei centri montani restavano isolati a causa delle abbondanti nevicate e non era possibile reperire la farina di frumento. 

Il pane di castagne si presenta con:

  • una forma circolare;
  • è di piccole dimensioni;
  • il suo peso si aggira attorno ad 1kg o 1,5kg.

Ingredienti

Per preparare il pane di castagne vengono impiegati i seguenti ingredienti:

  • farina di castagne;
  • farina di grano duro;
  • lievito naturale;
  • acqua;
  • sale.

Preparazione

Viene ricavato lavorando la farina di castagne, un particolare tipo di farina prodotta o dall'essiccazione e conseguente lessatura delle castagne oppure dalle castagne macinate dopo essere state essiccate.

Questo pane è un'ottima alternativa a quello tradizionale ed è molto semplice da preparare poiché fatto da pochi ingredienti.

Per realizzarlo:

  • lavora due parti di farina di castagne e una di farina di grano duro con il lievito naturale, l'acqua e il sale;
  • dopo averlo lavorato, fai lievitare il composto ottenuto per alcune ore;
  • successivamente, ricava delle pagnotte che metterai a lievitare ulteriormente sotto coperta;
  • quando la pagnotta raggiunge la lievitazione ottimale, cuocila in forno a legna o in forno ventilato a 200° per circa 30 minuti.
Regione: Calabria
Tipologia di prodotto: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria 
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

La Calabria è una regione ricca di prodotti tipici e tra questi spiccano i "mozzetti", deliziosi biscotti della pasticceria tradizionale calabrese.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i mozzetti nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

I mozzetti si caratterizzano per il loro:

  • "gradevole profumo".

Si presentano di:

  • colore bianco un po' sbiadito;
  • hanno forme diverse;
  • il loro peso è di circa 40 o 60 gr.

La particolarità dei mozzetti è che "anticamente" venivano essiccati su dei vassoi all'interno di stufe in legno o in dei grandi forni.

Certificazioni

Questo prodotto è stato riconosciuto dal Ministero delle politiche Agricole come "PAT", cioè un Prodotto Agroalimentare Tradizionale.

Ingredienti

Puoi prepararli seguendo la ricetta tradizionale calabrese che prevede come ingredienti i seguenti:

  • farina;
  • zucchero;
  • latte;
  • olio d'oliva;
  • un pizzico di vanillina;
  • mandorle;
  • lievito naturale;
  • scorza di un limone.

Preparazione

Il procedimento è molto semplice, quindi per prima cosa versa la farina a fontana sulla spianatoia.

Al centro unisci:

  • lo zucchero;
  • il latte;
  • la vanillina;
  • le mandorle;
  • la scorza grattuggiata di un limone (preferibilmente biologico);
  • un filo di olio d'oliva e il lievito.

A questo punto inizia ad amalgamare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto quanto più possibile liscio e omogeneo.

Dopo aver lavorato l'impasto, suddividilo in piccole porzioni e ricavane la forma che più preferisci, poi:

  • ricopri una teglia con della carta forno e posiziona sopra i biscotti distanziandoli leggermente gli uni dagli altri;
  • cuoci in forno preriscaldato per circa mezz'ora a 180-200 gradi;
  • una volta cotti, ricopri la superficie con una spolverata di zucchero a velo.

Degustazione

Servilo con del caffè o con una tazza di tè freddo o caldo.

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