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REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

La "marmellata di cipolla rossa di Tropea" è una specialità tipica della cultura materiale calabrese.

Origini

Caratterizzata da un gusto agrodolce questa conserva si realizza proprio con le "cipolle rosse di Tropea", un delizioso frutto dell'orto, tipico di Tropea, che si fregia dal 2008, del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Un importante riconoscimento che questa cipolla ha ottenuto sia in quanto prodotto tipico, sia per le sue speciali proprietà organolettiche.

Coltivate nel "cosentino" già nel periodo Fenicio e in quello Greco, le prime rilevazioni statistiche sulla sua coltura sono invece inerenti agli anni che vanno dal 1936 al 1939 e sono rintracciabili all'interno dell'Enciclopedia agraria Reda.

Caratteristiche

Una marmellata dal gusto unico, nata dalla sapiente arte conserviera casalinga calabrese.

Una golosità che oggi è un vero e proprio successo culinario.

La marmellata di cipolla rossa di Tropea, arricchita con uva passa, regala al palato dolci note delicate e sapidità mielate.

Una vera delizia mediterranea, che racchiude in sé la sapiente arte culinaria di una regione eccezionale.

Conosciuta in tutto il mondo, ha varcato i confini regionali proprio grazie alla sua indescrivibile bontà.

Ingredienti

Ingredienti della ricetta originale calabrese:

  • 1 kg di cipolle rosse di Tropea;
  • 400 gr di zucchero di canna;
  • 100 ml di aceto balsamico;
  • 3 foglie di alloro;
  • 1 cucchiaio di sale;

Preparazione

Vediamo assieme la ricetta facile e veloce della marmellata di cipolle di Tropea;

  • pulite e tagliate finemente le cipolle;
  • aggiungete lo zucchero di canna, l'aceto balasamico e le foglie di alloro;
  • mescolate bene e lasciate macerare per circa 3 ore, mescolando di tanto in tanto;
  • versate in pentola e spostate sul fuoco;
  • aggiungete il sale, poi lasciate cuocere a fuoco medio per circa 45 min. Ricordate anche durante la cottura di mescolare di tanto in tanto;
  • giunti a metà cottura, rimuovete le foglie di alloro;
  • quando il liquido comincia a caramellare, spegnete il fuoco;
  • a cottura terminata versate la marmellata ancora bollente in vasetti di vetro a chiusura ermetica;
  • lasciate riposare e finalmente la vostra mermellata è pronta per essere gustata.

Degustazione

Una vera e propria leccornia che dà "carattere ai cibi".

La marmellata di cipolla rossa di Tropea è perfetta per essere degustata con:

  • i formaggi piccanti;
  • formaggi affumicati;
  • con quelli stagionati;
  • ottima altresì per accompagnare la carne di maiale e la cacciagione;
  • divina assaporata con i salumi tipici della Calabria.
REGIONE: Calabria.
TIPOLOGIA PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

La tradizione calabrese è rinomata per la sua produzione di funghi "rosito".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i funghi "rosito" nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Tra le specie più diffuse ci sono sicuramente i funghi "rosito", che appartengono alla categoria dei funghi detti "nobili".

Qualitativamente buono come un fungo porcino, ma senza essere altrettanto famoso, è presente nelle tavole degli italiani, con diverse denominazioni, quali:

  • sanguinello;
  • fungo del sangue;
  • rossella.

Questi nomi si riferiscono tutti alla famiglia dalla quale derivano i rositi, ovvero:

  • russulacee.

Questa dicitura fa riferimento al suo colore rossastro che si nota nel suo cappello.

Basta osservare attentamente la sua forma che ricorda quella di un ombrello per una misura di massimo 18 centimetri.

Ma attenzione al colore!

Se non tende al "rosso" ma, al "verde" o "all'arancione" vuol dire che il fungo non è più tanto fresco.

C'è qualcosa, però, che fugherà ogni dubbio di essere davanti ad un fungo "rosito".

Quando si procede a tagliare il suo gambo si sprigiona un arcobaleno di colori:

  • dapprima tendono all'arancione, poi si vede fuoriuscire un liquido di colore rossastro e infine si vede un colore che tende al verde.

I funghi "rosito" hanno:

  • una profumazione che ricorda odori fruttati;
  • un sapore abbastanza marcato, anch'esso fruttato.

Preparazione

Nel loro territorio di origine la Sila in Calabria, i funghi "rosito" si è soliti cucinarli alla brace, ma inseriti come ingrediente base in altre ricette tipo timballi e sughi, diventa una ricetta dal sapore della tradizione regionale della Calabria.

REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

Con l'arrivo dell'inverno e delle festività, non è insolito notare le numerose decorazioni che adornano case e giardini, tra queste il "pungitopo", altrimenti detto "agrifoglio".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i germogli di pungitopo sott'olio nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Con il colore verde delle sue foglie e quello rosso acceso delle bacche il pungitopo è divenuto il simbolo stesso delle festività natalizie, tanto esteticamente grazioso, quanto versatile.

In pochi sanno che il pungitopo ha altri usi oltre a quello ornamentale e che gioca un ruolo importante anche nella tradizione gastronomica italiana.

Il pungitopo non ha una regione di provenienza particolare, si può però dire che è particolarmente diffuso nel centro Europa, in particolar modo nella zona germanica e del Nord Italia, si spinge tuttavia fino al sud della penisola, dando vita a preparazioni particolari e tradizionali.

In cucina

In cucina, del pungitopo vengono utilizzati i germogli, caratterizzati da:

  • un sapore amarognolo molto particolare;
  • dotati di molte proprietà, ricchi di vitamina P, che rafforza i capillari e previene alcune patologie legate alla circolazione.

In Calabria i germogli di pungitopo  sono molto diffusi nella cucina locale e vanno a comporre un piatto tipico conosciuto col nome particolare di "vruscule sott'olio", una conserva preparata solitamente in primavera tramite la sbollentatura dei germogli in acqua salata e aceto.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione dei germogli di pungitopo sott'olio sono:

Preparazione

Per cominciare con la preparazione dei germogli di pungitopo sott'olio dovete:

  • lavare bene i germogli e farli bollire in una soluzione di acqua, sale q.b. (stessa quantità di quando saliamo la pasta), e aceto per non più di 7 minuti;
  • trascorsi questi minuti, scolarli e lasciarli asciugare su un canovaccio per tutta la notte;
  • il giorno seguente, immergete i germogli di pungitopo nell'olio extravergine ed unite in seguito, il pepe, la menta, aglio tagliato fine e il peperoncino.

A questo punto, invasate il tutto e lasciate passare minimo una settimana prima di gustarli

REGIONE: Calabria.
TIPOLOGIA PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

La "marmellata di mandarini" è una prodotto tipico della regione Calabria a base di zucchero e mandarino.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la marmellata di mandarini nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Il termine "marmellata" molto probabilmente deriva dal portoghese "marmelo" il quale rimanda al frutto della:

  • "mela cotogna".

Il frutto veniva cotto per lungo tempo fino ad ottenere un composto denso e gelatinoso.

Da ciò trae origine la marmellata, una conserva naturale preparata con zucchero e agrumi.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della marmellata di mandarini sono:

  • mandarini;
  • acqua;
  • zucchero.

Preparazione

La preparazione della marmellata di mandarini è molto semplice, tutti possono cimentarsi nell'elaborazione

  • lavate accuratamente i mandarini;
  • mettete a bollire in una pentola dell'acqua corrente;
  • in seguito inserite i mandarini e lasciate per qualche minuto;
  • tagliate i mandarini in piccoli pezzi, puliteli da eventuali semini e mixate con l'aiuto di un frullatore elettrico;
  • mettete una pentola sul fuoco, inserite lo zucchero e il composto denso ottenuto precedentemente, mescolate e cuocete per circa 50 minuti;
  • lasciate raffreddare  mixate;
  • con un frullatore ad immersione e inserite in barattoli di vetro sterilizzati.

Si consiglia di conservare in un luogo fresco e di consumare almeno dopo una settimana dalla preparazione per godere a pieno del sapore degli agrumi.

Degustazione

La marmellata di mandarini è utilizzabile in moltissime ricette per dolci o da gustare su una fetta biscottata per colazione o come spuntino abbinata a un fresco succo di frutta.

REGIONE: Calabria.
TIPOLOGIA PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

Le "cipolline sott'olio", sono una delle più apprezzate conserve sott'olio, una preparazione tipica del Sud Italia, in particolare della Calabria. 

Certificazioni

ll Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le cipolline sott'olio nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

Le cipolline sott'olio sono caratterizzate da un sapore principalmente amarognolo, ma è possibile percepire un leggero aroma dolciastro.

In Calabria vengono consumate soprattutto durante le festività di Natale e Capodanno.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione delle cipolline sott'olio sono:

Preparazione

Scopriamo insieme come realizzare la famosa conserva di cipolline sott'olio:

Questa ricetta è molto semplice da realizzare e richiede poco tempo, escluso quello necessario al riposo del prodotto.

  • Inizialmente le cipolline vanno tenute a bagno nell'acqua per qualche ora e successivamente salate e bollite in una soluzione di acqua e aceto, che contribuisce a mantenere vivo il colore;
  • conclusa la cottura, vanno lasciate riposare fino alla completa asciugatura;
  • a questo punto si trasferiscono le cipolline in dei vasetti a chiusura ermetica, si ricoprono d'olio e si lasciano riposare per qualche giorno;
  • è possibile insaporire ulteriormente le cipolline aggiungendo del peperoncino, il quale rende il gusto più forte e intenso;
  • al termine di questo procedimento le cipolline, con il loro tipico gusto amarognolo, saranno pronte per essere gustate.

Degustazione

Le cipolline sott'olio possono essere servite come:

  • dei semplici antipasti;
  • come contorno ad altri piatti, in particolare a dei secondi di carne.

 

REGIONE: Calabria.
TIPOLOGIA PRODOTTO: Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione

Descrizione

La "soppressata affumicata" o "supprizzata 'ffumicata" è un salume tipico calabrese, prodotta principalmente nella provincia di Reggio Calabria e precisamente nelle zone di Cadardo, Cataforio Mosoroffa.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la soppressata affumicata nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Caratteristiche

La soppressata affumicata viene prodotta esclusivamente con:

  • carne di suini calabresi;
  • di età non inferiore agli otto mesi;
  • peso superiore a 140 kg.

Ingredienti

Gli ingredienti utilizzati per la preparazione della soppressata affumicata sono:

  • quarto posteriore e anteriore dell'animale;
  • aggiunta di lardo in quantità pari al 15% per ogni chilo di carne;
  • sale;
  • pepe nero;
  • peperoncino in polvere;
  • semi di finocchio.

Preparazione

La soppressata affumicata viene realizzata in questo modo:

  • tagliando la carne a grana media, alla quale viene poi aggiunto il lardo, del sale, pepe nero, peperoncino in polvere e semi di finocchio;
  • con il composto di carne vengono riempite delle budella di maiale, precedentemente forate e poi legate con dello spago, in modo da ottenere delle soppressate della lunghezza di circa 15 cm;
  • il salume viene appeso e fatto asciugare e dopo due settimane viene adagiato tra due assi per la pressatura;
  • Durante la fase della pressatura viene effettuata anche l'affumicatura dell'insaccato;
  • dopo sei mesi di stagionatura, la soppressata viene conservata all'interno di recipienti di terra cotta, immersa nello strutto o nell'olio d'oliva.

Quest'operazione ne permette la conservazione per almeno 2 anni.

Degustazione

La soppressata affumicata viene impiegata per:

  • preparare tante specialità calabresi, ma il modo migliore di assaporarla è quello di mangiarla insieme a del buon pane.
REGIONE: Calabria
TIPOLOGIA PRODOTTO: Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Descrizione

Il "fagiolo poverello bianco" è un legume tipico dei piccoli borghi montani della regione Calabria.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il fagiolo di poverello bianco nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (PAT).

Origini

Da sempre considerato un alimento pregiato, sembra che al tempo dei Borboni addirittura venisse considerato come "merce di scambio", quindi al pari delle monete.

Grazie al suo alto "valore nutritivo", in passato questo legume ha sostituito la carne sulle tavole dei poveri contadini.

La semina di questo particolare fagiolo avviene a metà Giugno previa un'accurata aratura del terreno, per la raccolta, rigorosamente manuale, bisogna aspettare Settembre.

Caratteristiche

Il "fasùlu povirìeddu iangu" (così denominato nel dialetto locale), germoglia e si sviluppa in baccelli:

  • di colore bianco;
  • è piccolo;
  • tondeggiante e lucido;

è un ottimo alimento da consumare specialmente nei mesi freddi.

Cottura

Per meglio conservare tutto il suo sapore, il fagiolo poverello bianco va sempre cotto molto lentamente, meglio se in una pentola di terracotta.

Una volta lessati, i fagioli si prestano alla preparazione di molti piatti.

Pur essendo un alimento povero, sono insostituibili nella preparazione di:

  • minestre;
  • possono arricchire le insalate;
  • diventare un valido contorno per accompagnare carni e salumi;
  • possono essere gustati su crostoni di pane casareccio abbrustolito semplicemente conditi con origano, sale ed olio extra-vergine d'oliva.

Degustazione del fagiolo poverello bianco

La tradizione locale vuole che il fagiolo poverello bianco debba essere assaporato con le cotiche.

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