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REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

"L'iris" è un dolce tipico della città di Palermo, esiste in due varianti, "l'iris fritta" e "l'iris al forno" ed in entrambe le versioni è un'autentica leccornia!

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito l'iris nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Si tratta di:

  • una morbida brioche farcita con un cuore morbido di crema di ricotta;
  • arricchita da tante gocce di cioccolato.

Da questa massa morbida si ottengono:

  • tante palline che vengono poi riempite per mezzo di una sacca à poche, con una quantità abbondante di crema.

Poi vengono messe a friggere nell'olio bollente.

Il risultato è eccezionale, le iris infatti si mantengono croccanti all'esterno per via della panatura e morbidissime all'interno, tanto che affondare un morso in una di queste paste dolci appena fritte è un piacere incommensurabile per il palato.

Tipologie

Ma per i più salutaristi i pasticceri palermitani hanno escogitato una versione "al forno" che comunque non sacrifica affatto quella loro caratteristica dolcezza che nasce dall'unione di una soffice brioche con la crema di ricotta, quest'ultima realizzata semplicemente con:

  • ricotta di pecora;
  • zucchero;
  • cioccolato.

Ingredienti

Per realizzare anche tu l'iris devi:

  • amalgamare in una terrina 500 gr di farina;
  • 50 gr di zucchero;
  • 1 gr di sale;
  • 50 gr di strutto.

Dopo incorpora:

  • 25 gr di lievito di birra sciolto in acqua tiepida;
  • impasta versando 250 ml di latte fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico.

Aggiungi un uovo sbattuto e continua a lavorare.

Lascia lievitare per almeno 2 ore.

Cottura

Crea delle palline, farcisci con la crema e realizza la panatura.

Metti a friggere in olio caldo oppure metti in forno a 180° per circa 20 minuti.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pesce

Descrizione

Nelle acque limpide che bagnano l'isola di Lampedusa ogni anno da Aprile a Novembre si compie la pesca del pesce azzurro, acciughe, tonno e sgombro.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pesce azzurro nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Tradizioni

E da questa antica attività della tradizione che gli isolani hanno saputo con il loro ingegno e la loro laboriosità creare nuove risorse, tra queste occupa un posto di rilievo il "confezionamento del pesce azzurro sott'olio".

Ingredienti

Si tratta di una prelibatezza, basta aprirne un vasetto per essere investiti di tutto il profumo del mare e dell'olio extravergine d'oliva.

Due prodotti:

  • pesce azzurro;
  • l'olio;

di cui la Sicilia non può che essere orgogliosa, la loro genuinità e le loro proprietà organolettiche rappresentano i tratti distintivi di un territorio che deve il suo grande sviluppo proprio alla terra e al mare.

L'industria conserviera è una delle attività più fiorenti a Lampedusa e tutto il ciclo di produzione si svolge sull'isola, compresi:

  • l'etichettatura;
  • il sigillo.

Lavorazione

Il pesce azzurro viene:

  • lavorato completamente a mano;
  • privato della testa, e poi messo a bollire;
  • dopodiché viene pulito e sfilettato a lama di coltello come dicono i lampedusani;
  • si procede con la sterilizzazione dei contenitori e si termina con il confezionamento.

Quest'ultimo avviene immergendo completamente il pesce nell'olio, a ciò segue una successiva fase di stagionatura, che può durare fino a cinque mesi.

Degustazione

Ottima base per antipasti, il pesce azzurro sott'olio viene anche usato come accompagnamento per legumi e insalate o come condimento per la pasta.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Miele
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Il "miele della provincia di Agrigento" è uno dei più rinomati di tutta l'isola.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il miele della provincia di Agrigento nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Varietà

La sua lavorazione ha origini antiche e viene prodotto in più varianti, le più importanti sono di:

  • rosmarino;
  • di mirto;
  • di timo;
  • di mandorlo.

Ingredienti

L'ingrediente fondamentale per dare vita al miele della provincia di Agrigento è il:

  • nettare dai fiori;
  • secrezioni provenienti dalle parti viventi delle piante.

Proprietà organolettiche

Le sue proprietà organolettiche sono tali da rendere il suo gusto ineguagliabile!

Al palato rievoca tutto il profumo dei fiori che colorano l'orizzonte della provincia agrigentina, un territorio ricco di alberi e di distese di prati.

Il miele della provincia di Agrigento inoltre, è stato ufficialmente riconosciuto Prodotto Agroalimentare Tradizionale Siciliano (PAT) da parte del Ministero delle Politiche Agricole.

Varianti

Il miele di "timo" presenta:

  • un colore ambrato;
  • un sapore speziato di erbe aromatiche.

Il miele di "mirto" ha:

  • un colore tendente all'ambra e talvolta al grigiastro;
  • il gusto invece ricorda le bacche di mirto.

Il miele di "rosmarino" oscilla tra:

  • il bianco ed il giallo paglierino;
  • ha un odore molto floreale ed un sapore molto delicato, più tenue rispetto ai precedenti finora descritti.

Infine, il miele di "mandorlo" è:

  • di colore chiarissimo;
  • il suo sapore richiama le distese di mandorli di cui è ricco il territorio agrigentino.

Proprietà benefiche

Sono tutte e quattro varietà di miele molto pregiate e ad ogni miele corrispondono delle specifiche proprietà benefiche per la salute.

Prova il "miele di timo" come espettorante per calmare la tosse o quello di rosmarino come efficace antisettico per curare le affezioni che riguardano il fegato o l'apparato respiratorio.

Il miele di mirto invece, ricorda, ha delle importanti proprietà antibatteriche e quello di mandorlo è un buon ricostituente.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "nucàtuli" sono biscotti tipici siciliani.

Crtificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i nucàtuli nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Si caratterizzano per:

  • la loro forma a S;
  • per la loro apertura in superficie, da cui esce il ripieno.

Questo ripieno è un cuore ricco di:

  • fichi secchi;
  • uvetta passa;
  • miele o mosto cotto;
  • frutta secca come noci o mandorle;
  • scorza d'arancia o di limone;
  • aromi naturali vari.

Preparazione

La ricetta originale prevede anche una glassatura a base di:

  • zucchero;
  • bianco d'uovo.

Il loro profumo è "inebriante" e al palato la pasta frolla si sfalda sprigionando tutta la forza del sapore del miele e dei fichi per un'esperienza con il gusto irrinunciabile.

Prova anche tu a realizzare i tuoi nucàtuli in casa e servili ai tuoi ospiti durante l'ora del thè.

Ingredienti

Crea la frolla impastando:

  • 500 gr di farina;
  • 75 g di zucchero;
  • 75 gr di strutto;
  • un uovo.

Lavorazione

Lavora energicamente fino ad ottenere un panetto liscio e compatto

Per la farcia metti a scaldare in un pentolino:

  • 500gr di miele;
  • aggiungi 250 gr di mandorle tritate;
  • un pizzico di cannella;
  • la scorza di un'arancia.

Dopodiché, incorpora 200 gr di farina di semola e mescola fino ad ottenere una crema densa.

  • A questo punto stendi l'impasto e ritaglia dei rettangolini lunghi 7 cm e larghi 3;
  • metti all'interno un cucchiaio di crema e tira verso l'alto le ali della sfoglia facendo in modo che aderiscano al ripieno;
  • cerca di dare ai biscotti la tipica forma a S.

Cottura

Metti in forno a 180°C e lascia cuocere per circa 20 minuti.

Tradizioni dei nucàtuli

Tradizionalmente vengono preparati durante il periodo di Natale, ma nella zona del catanese e del ragusano si sfornano nucàtuli già per la festa dei Morti. 

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti da forno

Descrizione

Il "pane cotto" è soprannominato "della nonna" (in dialetto siciliano pani cottu ra nonna), ed è un antico piatto della tradizione alimentare isolana.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane cotto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Piatto della cucina povera, si basa su ingredienti semplicissimi, a volte di recupero, e risulta essere particolarmente adatto alle fredde sere d’inverno.

Infatti fornisce la giusta quantità di carboidrati e proteine usando alimenti della cultura contadina.

Ingredienti

L’ingrediente principale è rappresentato dal "pane casereccio", che viene insaporito dal:

  • pecorino stagionato siciliano grattugiato;
  • dalle foglie di alloro;
  • dall’olio extravergine di oliva di produzione locale;
  • dal sale marino.

Lavorazione

  • Per preparare il pane cotto della nonna si mettono le fette di pane casereccio in un tegame e si versa acqua fino a coprirle;
  • quindi si aggiunge il sale marino e le foglie di alloro;
  • si mette la pentola sul fuoco e la si porta a ebollizione;
  • dopo aver lasciato trascorrere alcuni minuti, il pane cotto, caldissimo, deve essere versato nel piatto.

Una volta nel piatto, viene condito con un filo di olio extravergine di oliva per essere poi cosparso con un’abbondante quantità di pecorino siciliano stagionato grattugiato.

In tutto la preparazione non richiede più di 20 minuti.

Degustazione

Il piatto viene servito in tavola accompagnato dal Sambuca di Sicilia Bianco.

Si tratta di un vino locale fermo che si sposa perfettamente con il sapore aromatico del pane cotto.

Caratteristiche

Infatti si caratterizza per il suo gusto:

  • delicato;
  • fresco;
  • asciutto;
  • il colore bianco paglierino con riflessi verdognoli;
  • il profumo intenso.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "panzerotti" sono un dolce tipico della pasticceria catanese, molto amato da grandi e piccoli.

Caratteristiche

Queste deliziose paste fresche sono formate da:

  • una sottile pasta frolla al burro che può essere preparata con o senza l'aggiunta dei tuorli d'uova.

Benché la ricetta sia il fiore all'occhiello di Catania, è difficile poter stabilire quale sia la versione autentica.

Ciò che è certo, è che i panzerotti sono una golosità alla quale è impossibile resistere, specialmente a colazione o a merenda.

È possibile gustare questi dolcetti in tutti i bar della città, insieme al classico cappuccino o al caffè.

Presentazione

I panzerotti siciliani si distinguono per:

  • la loro forma a cupola, leggermente rialzata nella parte centrale.;
  • racchiudono un ripieno sfizioso e profumato.

Ingredienti

Il ripieno dei panzerotti solitamente è a base di:

  • crema al cioccolato;
  • crema pasticcera;
  • crema bianca.

La crema bianca nei panzerotti siciliani è preparata "senza uova", mescolando e portando ad ebollizione:

  • latte;
  • zucchero;
  • amido di mais;
  • un pizzico di vaniglia.

Ad ultimo si aggiunge la panna montata per rendere la crema più consistente e soffice!

Ricetta

I panzerotti sono semplicissimi da fare in casa e se desideri puoi sperimentare questa ricetta.

Impasta:

Aggiungi un cucchiaino di ammoniaca mescolato con 125 ml di latte e un pizzico di sale.

Lascia riposare il panetto ottenuto in frigorifero per un'oretta, dopodiché stendi la pasta frolla.

Ricava dei dischi e riponi al centro di ognuno un po' di crema a tua scelta.

Cottura

Richiudili a formare dei "panzerotti" ed infine cuocili nel forno preriscaldato a 180° per 15 minuti.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

Nella bellissima regione Sicilia, tra le due città di Avola e Noto, in provincia di Siracusa, si producono dei dolcetti dall'aspetto grazioso e dal gusto delizioso, di antichissima tradizione e legati alle usanze liturgiche popolari.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i facciuni di San Chiara nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Ingredienti

Stiamo parlando dei facciuni di San Chiara, dei gustosissimi dolcetti fatti con:

  • pasta di mandorle;
  • simili a piccole cupole;
  • solitamente farciti con confetture di arance o cedro, oppure con frutta secca.

Decorazioni

Vengono poi decorati con:

  • cioccolato;
  • in certi casi, con dei confettini colorati.

Si tratta di pasticcini davvero gustosi e molto nutrienti, per via degli ingredienti decisamente calorici.

Origini

Il loro nome deriva da due elementi curiosi.

Pare che venissero avvolti, secondo tradizione, in un incarto che rappresentava probabilmente il "viso di un angelo".

Oggi questo particolare può essere replicato da una decorazione in carta dorata.

Sono inoltre detti di "Santa Chiara", per via della loro storia.

Pare infatti che risalgano al Medioevo, periodo in cui monasteri e conventi avevano una grande influenza sulle tradizioni culturali e culinarie.

Le suore di clausura dell'ordine di Santa Chiara preparavano prodotti dolciari per poi venderli e ricavarne denaro per il convento.

Curiosità

Anche il siciliano Verga le nomina in una delle sue novelle, "La vocazione di Sant'Agnese", come prova del fatto che questo prodotto è da secoli rappresentativo della tradizione gastronomica locale e meritevole, per bontà ed importanza culturale, di essere ricordato grazie alla penna dell'autore.

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Prodotti da forno

Descrizione

Quella di preparare il "pane di casa" è una tradizione molto comune in Italia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il pane di casa nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Origini

Ogni regione, però, ha usanze diverse tutte da scoprire.

In Sicilia, ad esempio, il pane di casa era ed è ancora oggi di "pasta dura".

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del pane di casa sono:

  • farina di grano duro;
  • sale;
  • lievito di birra;
  • olio evo;
  • acqua tiepida.

Caratteristiche

Realizzare il pane di casa è decisamente molto semplice ed offre la possibilità di portare in tavola una pietanza gustosa ed allo stesso tempo particolarmente nutriente.

Per prima cosa, è utile ricordare che per preparare il pane di casa non si deve utilizzare il classico lievito di birra, ma il "criscenti".

Se hai intenzione di cimentarti in questa impresa devi anche ricordare di preparare l’impasto la sera prima della cottura in modo tale da lasciarlo lievitare per tutta la notte.

Le forme

A rendere così speciale il pane di casa sono anche le particolari forme tramandate di generazione in generazione.

Tra le più conosciute ci sono:

  • la forma "a cacuorcila" o a "scaccia ri tumazzu".

Per realizzare queste forme è sufficiente creare con l’impasto una sorta di salsicciotto nel quale fare un incavo nella parte centrale.

Volendo, questo tipo di pane potrebbe essere anche:

  • farcito con del caciocavallo.

La forma più tradizionale, invece, è il:

  •  "pistolu", facilmente realizzabile dando una forma sinuosa ma lineare all’impasto.

Una cosa è certa, preparare il pane fatto in casa o, per dirla in dialetto siciliano, " è davvero semplicissimo oltre che ideale se si ha intenzione di stupire i propri commensali.

Proprio il pane di casa, infatti, è a dir poco gradito anche dai palati più esigenti!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

In Sicilia, con il termine dialettale "màccu di grano" si identifica una purea che serve per preparare delle zuppe.

Origini

Il màccu più diffuso è quello di "legumi", in particolar modo di "fave", ma nella zona di Aidone (provincia di Enna), si prepara anche con il grano duro grossolanamente macinato a pietra.

Con tale farina grezza, che viene venduta in sacchetti preconfezionati, si realizza una purea calda che va consumata semplicemente con un filo di olio e.v.o. versato a crudo.

Si tratta di un piatto povero, ma molto nutriente che, nell'antica tradizione culinaria siciliana, arricchiva la tavola delle famiglie meno abbienti.

Oggi questa minestra è preparata seguendo la ricetta originale e la sua tipicità le ha consentito di essere inserita nell'elenco dei PAT (Prodotti Alimentari Tradizionali).

Presentazione

La consistenza del màccu di grano, una volta pronto, è quella di:

  • una zuppa di semolino;
  • la particolarità di questa purea è che può essere usata per preparare un'altra succulenta pietanza ''di recupero'', il "màccu fritto".

Degustazione

La zuppa avanzata, infatti, se posta a raffreddare in una spianatoia, diventa una sorta di polenta fredda.

Quest'ultima va tagliata a fettine che poi si friggono nell'olio e.v.o., diventando così un piatto unico, da servire sia come portata che come antipasto, o il contorno ideale per carne o pesce in umido.

Con il màccu di grano raffreddato si possono poi preparare delle:

  • polpette, da friggere previa impanatura di uovo e pane grattato;
  • non mancano delle varianti alla ricetta originale che prevedono l'aggiunta di "pasta" alla tradizionale zuppa di màccu.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci
CERTIFICAZIONE PRODOTTO: PAT

Descrizione

Le "sfinci di San Giuseppe" sono un delizioso dolce fritto tipico della pasticceria siciliana, realizzato tradizionalmente in occasione della "Festa del Papà".

Caratteristiche

Le "sfinci" sono una specialità oggi apprezzata in tutto il mondo e, come tale, è possibile degustarla in ogni periodo dell'anno.

La ricetta originale nasce nella Sicilia occidentale, più precisamente a Palermo, come rivisitazione elaborata e golosa delle comuni frittelle.

Le sfinci di San Giuseppe è:

  • un dolce dall'interno morbido ed alveolato;
  • molto simile ad una spugna dalla forma irregolare.

Non a caso, il termine "sfincia" deriva dal latino "spongia", ovvero "spugna".

Ingredienti

Le sfinci di San Giuseppe sono preparate con un impasto elastico molto semplice, i cui ingredienti principali sono:

  • la farina;
  • le uova;
  • il latte;
  • lo zucchero;
  • il lievito.

Preparazione

Una volta pronta la pastella, le sfinci vengono cotte a lungo nello strutto bollente, fino a crescere di volume e diventare dorati e leggermente croccanti all'esterno.

Ciò che rende le sfinci di San Giuseppe un vero e proprio fiore all'occhiello della pasticceria siciliana, è senz'altro:

  • la "ricca farcitura a base di ricotta di pecora";
  • pezzetti di cioccolato;
  • scorza d'arancia.

Alcuni aggiungono anche della:

  • squisita granella di pistacchi;
  • delle ciliegie candite come ulteriore decorazione.
REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Pasta

Descrizione

Con il termine "maccaruna", o il più incisivo "maccarrùna" della Trinacria occidentale, si fa riferimento ad un particolare formato di pasta, consumato in Sicilia durante le festività.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i maccaruna nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Caratteristiche

Tale prodotto si presenta:

  • composto da lunghi filamenti tubolari, ruvidi al tatto e provvisti di un lume scanalato.

Dal punto di vista estetico, ricordano vagamente:

  • i bucatini, tuttavia, rispetto a questi ultimi mostrano superfici irregolari con pareti più carnose.

Ingredienti

Per la preparazione dei maccaruna sono necessari i seguenti ingredienti:

  • farina di grano duro;
  • acqua;
  • sale;
  • uova.

Lavorazione

Secondo l'originale tecnica di produzione, che è anche la più rinomata, ogni fase di lavorazione deve avvenire sullo "scannaturi", una tavola lignea che conferisce al prodotto rugosità e porosità.

Su questo supporto, il composto viene:

  • allungato manualmente e diviso in pezzetti;
  • questi ultimi vengono poi energicamente arrotolati sulle lunghe "busìne" (steli di spighe essiccate).

Quando lo stesso impasto viene invece processato da macchinari elettrici, restituisce filamenti più aggraziati, talmente lineari da garantire impeccabili mise en place.

Degustazione

Portando a tavola un buon piatto di maccarruna, stupirai i tuoi ospiti e delizierai i tuoi sensi, assaporando il core verace della gastronomia sicula.

Avrai inoltre facoltà di:

  • friggerli;
  • infornarli;
  • mantecarli, poichè non temono le manipolazioni e non perdono di consistenza.

A queste leccornie, potrai accompagnare qualsiasi sugo, dai più semplici ai più speziati, ottenendo pietanze saporite e scenografiche.

Abbinamenti

Sposali al:

  • pesto di mandorle;
  • accostali al ragù di salsiccia;
  • abbracciali al sugo con le sarde ed aromatizzali con scorze di agrumi.

Otterrai, di volta in volta, risultati magistrali!

REGIONE: Sicilia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Dolci

Descrizione

I "pupi cull'ova", detti anche "cuddure" o "aceddi cull'ova", sono dolci tipicamente pasquali, prodotti in Sicilia a fine Quaresima.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i pupi cull'ova nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).

Presentazione

A livello estetico, appaiono come:

  • grossi biscotti dorati;
  • rivestiti di ghiaccia reale;
  • sormontati da una o più uova sode.

Sulla candida coltre zuccherina, vengono poi apposte molteplici decorazioni edibili, che ne vivacizzano l'aspetto e ne incrementano la sapidità.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione dei pupi cull'ova sono:

  • farina 00;
  • farina di semola di grano duro;
  • uova;
  • zucchero;
  • strutto;
  • lievito per dolci;
  • vanillina;
  • latte;
  • ammoniaca per dolci;
  • uova;
  • confettini colorati;
  • zucchero a velo;
  • succo di limone.

Lavorazione

L'impasto di base consiste in una speciale pasta frolla, aromatizzata con:

  • cannella o con scorze di limone.

Assaporando un pezzo di pupi cull'ova, rivivrai con la fantasia i ricordi più belli della tua infanzia, quando le merende erano semplici e la pasticceria genuina.

Ciò che subito ti colpirà, è il sapore celestiale di questo dolce, che sembra quasi voler bilanciare la grana rustica della frolla.

I pupi cull'ova sono concentrati di bontà e maestria, decorati a mano in modo certosino.

Prestigio

Queste ghiottonerie di "haute patisserie" sono infatti ricche di:

  • pieghe;
  • trecce;
  • fiocchi;
  • spirali;
  • dall'intricata simbologia e dal sontuoso aspetto.

Degustazione

Puoi gustarli al mattino, davanti una tazza di latte, o provali al pomeriggio, accompagnandoli al caffè.

I pupi sono così fragranti e gustosi che puoi servirli a fine pasto, abbinandoli al passito o ad una crema di liquore.

Regalali ai tuoi cari, omaggiali ai colleghi, offrili agli amici o donali ai più piccoli, leggerai nei loro occhi un bagliore di stupore!

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