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REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Carne fresca

Descrizione

La "carne di capra", conosciuta anche con il nome di "mulattio", è molto diffusa nella zona del Gargano in provincia di Foggia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il mulattio nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Origini

Prima della Seconda Guerra Mondiale l'allevamento di capre era costante in quanto veniva usata sia la carne come alimento quotidiano che il latte come bevanda, la cui richiesta veniva soddisfatta tramite la mungitura.

Nella preparazione di alcuni piatti tipici, è prediletta di solito, la carne di capretti che non hanno più di 40 giorni per la loro tenerezza, soprattutto nel periodo di Pasqua e di Natale.

La carne di capre adulte, invece, nel periodo estivo.

La carne è di qualità migliore a seconda del modo in cui viene allevata, infatti:

  • i capretti vengono alimentati solo con latte materno;
  • invece gli adulti con cereali e pallettati.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del mulattio sono:

  • carne di capretto;
  • vino rosso o bianco.

Caratteristiche

Il mulattio ha un sapore molto intenso, simile a quello dell’agnello.

In alcuni paesi asiatici, viene usato lo stesso termine per identificare entrambe, inoltre il suo sapore può risultare molto selvatico anche in base al tipo di macellazione ricevuta e si sposa bene con spezie aromatiche.

La cottura del mulattio, è sempre molto lenta e deve essere effettuata a temperatura bassa.

A poco a poco si aggiunge del brodo per rendere la carne più tenera, e vino rosso o bianco, per attribuirne un tocco di sapore raffinato.

Proprietà nutrizionali

Da un punto di vista nutrizionale questa carne viene preferita per il suo "basso contenuto lipidico", questo dipende infatti dal fatto che le capre non hanno depositi di grasso tra i muscoli; per le sue qualità è infatti paragonata alla carne di pollo.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Conserve

Descrizione

I "carciofini sott'olio" sono uno stuzzicante e prelibato prodotto agroalimentare diffuso e apprezzato in tutta Italia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i carciofini sott'olio nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Tradizioni

Ogni regione vanta un proprio metodo di preparazione che può variare sia per gli ingredienti sia per la modalità.

Quel che è certo è che nessuno potrebbe mai resistere a degli ottimi carciofini sott'olio fatti in casa, magari serviti come antipasto o snack durante un aperitivo.

Questa specialità dal sapore intenso ed aromatico è spesso presente anche sulle tavole dei pugliesi, in accompagnamento ad altri piatti tradizionali.

I carciofini sott'olio, in Puglia, vengono confezionati con l'aggiunta:

  • dell'aglio;
  • del prezzemolo.

Tali aromi rendono questo ortaggio ancor più goloso ed invitante, pronto per essere assaporato in ogni occasione.

Il segreto per un risultato eccellente risiede nella scelta "dell'olio extravergine d'oliva".

Ingredienti

Gli ingredienti per la preparazione dei carciofini sott'olio sono semplicissimi, ovvero:

  • carciofi;
  • acqua;
  • aceto di vino;
  • sale;
  • prezzemolo;
  • aglio;
  • olio extravergine di oliva.

Preparazione

Se desideri cimentarti nella preparazione dei carciofini sott'olio, accertati di avere tutti gli ingredienti a portata di mano e segui questi semplici passaggi, quindi:

  • pulisci i carciofi, ricavane solo la parte centrale e tagliala in quattro pezzi;
  • lessali per 3 minuti in una miscela composta da una parte di acqua, una parte di aceto di vino e un cucchiaino di sale;
  • scolali e lasciali asciugare su un canovaccio per almeno 2 ore;
  • trascorso il tempo, riponi i carciofi in un vaso largo, condendoli mano a mano con del prezzemolo e l'aglio sminuzzato.

Contemporaneamente versa l'olio extravergine d'oliva, in modo tale che non rimangano bolle d'aria all'interno.

Richiudi ermeticamente il barattolo e conservalo nella dispensa.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Liquori

Descrizione

Il "liquore al melograno" è una bevanda alcolica che, seppur aromatica, è decisamente delicata oltre che estremamente semplice da preparare.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il liquore di melograno nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Digestivo

Essendo a base, appunto, di melograno, si tratta di una bevanda perfetta per il periodo autunnale, ma ideale anche come liquore per il periodo natalizio.

Inoltre, è bene tenere conto del fatto, che si tratta anche di un "digestivo" a dir poco perfetto!

Ingredienti

Gli ingredienti fondamentali sono:

Preparazione

Se hai intenzione di assaggiare questo particolare liquore, puoi tranquillamente cimentarti nel fai da te!

Per realizzarlo è sufficiente:

  • aprire i melograni e sgranarli;
  • metterli in una ciotola abbastanza capiente;
  • dopo aver fatto ciò, bisogna ricoprirli con dell’ alcohol e lasciare il tutto in infusione per ben 10 giorni.

E' importante fare attenzione a riporre la ciotola in un luogo fresco e, soprattutto, privo di luce.

Passati 10 giorni, potrai procedere con il "filtraggio", quindi:

  • procurati uno schiacciapatate attraverso il quale recuperare il succo dai chicchi;
  • nel frattempo, dovrai preparare lo sciroppo mettendo in un pentolino zucchero ed acqua da unire alla parte alcolica.

A tale riguardo, è bene ricordare che la parte alcolica deve essere unita allo sciroppo solo quando questo si sarà freddato.

Unirlo prima potrebbe rischiare di alterare il gusto di questa bevanda.

Il tempo di "riposo" per rendere il liquore al melograno perfetto è di circa 1 mese.

Degustazione

Allo scoccare dei 30 giorni, non resterà altro da fare che servire e sorseggiare in compagnia di amici e parenti questa gustosissima bevanda alcolica rigorosamente "home made"!

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Frutta secca

Descrizione

I "fichi secchi" sono un alimento che piace a grandi e piccoli, preparato lasciando seccare i frutti freschi al sole per almeno tre giorni.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i fichi secchi nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Tradizioni

I fichi così essiccati sono una prelibatezza ideale da conservare nella propria dispensa e gustare in ogni momento dell'anno.

Come ben saprai, spesso vengono serviti come:

  • dolce di fine pasto in occasione delle Festività Natalizie.

A questo proposito, non possiamo non citare i meravigliosi "fiche cu lle mennule", ovvero i "fichi secchi con le mandorle" tipici della cucina pugliese.

Un trionfo di sapore e genuinità che solo i cibi tradizionali possono garantire, grazie alla materia prima di ottima qualità e all'antica ricetta tramandata di generazione in generazione.

Preparazione

Se desideri preparare in casa questa specialità pugliese, puoi seguire questi semplici step.

Fai tostare le mandorle nel forno preriscaldato a 180° per circa 10 minuti, controllandole di tanto in tanto per evitare che brucino.

Dividi in due i fichi secchi e farciscili con una o due mandorle tostate, dopodiché riponili nel forno caldo per altri 15 minuti.

Fodera una terrina con la carta da forno, aggiungi uno strato di vincotto, una spolverata di zucchero e una manciata di cioccolato tritato.

Unisci dei fichi secchi, comprimili aiutandoti con un canovaccio pulito e ricoprili con dell'altro vincotto, zucchero e cioccolato.

Ripeti il procedimento fino a formare più strati e lascia riposare per alcune ore.

I fichi secchi con le mandorle sono una golosità perfetta da gustare come snack.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Conserve

Descrizione

I "funghi spontanei sott'olio" sono una specialità pugliese realizzata con funghi comuni!

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i funghi spontanei sott'olio nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Origine

funghi spontanei sott'olio oltre ad essere un contorno ottimo sono un prodotto molto comune in Puglia, e questo grazie alla ricchezza di boschi e sottoboschi che permettono all'appassionato di funghi di cercare e trovare qualsiasi tipo di fungo, dal comune al più pregiato.

Ingredienti e preparazione

Ingredienti:

  • funghi;
  • aceto di vino bianco;
  • olio extra vergine di oliva;
  • aglio;
  • prezzemolo;
  • peperoncino;
  • sale.

Preparazione

Per la preparazione devi procedere facendo seguendo i passi:

  • innanzitutto pulire i funghi, lavandoli e risciacquandoli per eliminare eventuali residui di terra;
  • prendi una pentola e versa l'aceto di vino bianco, metti sul fuoco e fai bollire;
  • quando l'aceto avrà raggiunto l'ebollizione aggiungi i funghi e lasciali sbollentare per circa 5/10 minuti;
  • trascorso il tempo raccogli i funghi con un mestolo bucherellato e dopo averli fatti sgocciolare sistemali su un panno asciutto per eliminare l'aceto in eccesso;
  • lasciali raffreddare e prosegui con la preparazione tritando l'aglio, il prezzemolo e il peperoncino;
  • prendi i vasetti sterilizzati e asciugati per bene, inizia a mettere il primo strato di funghi con un po' di sale e il mix di aglio, prezzemolo e peperoncino;
  • continua a riempire il vasetto a strati, prima i funghi e poi gli aromi sino al riempimento del contenitore e infine versa l'olio extra vergine di oliva e chiudi bene il vasetto.
REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Frutta

Descrizione

Le "cerase" o "ciliegie di Puglia" sono un prodotto agricolo che viene esportato in tutta Italia ed anche all'estero.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le cerase nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Storia

Note anche sotto il nome di "ciliegie ferrovia", sono state coltivate per la prima volta nel lontano 1935.

Secondo alcune fonti locali, sembrerebbe che il primo albero di ciliegio di questa varietà, nacque proprio in prossimità di un casello ferroviario, posto a circa 900 metri dalla città di Sammichele di Bari.

Vista l'elevata vicinanza ai binari, decisero di rinominare le cerase "ciliegie Ferrovia".

A prendersene cura fu proprio il custode, che in seguito riuscì a moltiplicare l'albero anche nei comuni limitrofi.

Produzione

Ad oggi le città identificate come "maggiori produttori" di cerase nell'intero territorio Pugliese, sono:

  • Turi;
  • Casamassima;
  • Conversano.

La varietà tipica "Baresana" si distingue dalle altre per le grosse dimensioni del frutto, attaccato all'albero mediante un peduncolo piuttosto lungo.

Ciò che rende le cerase particolarmente amate dal mercato ortofrutticolo nazionale ed internazionale è, oltre al suo sapore unico ed inconfondibile, il fatto che si mantiene fresca per molti giorni.

In media, il frutto mantiene le sue caratteristiche strutturali ed organolettiche fino a 7 giorni, consentendo così di effettuare anche lunghi tragitti.

Degustazione

Potrai gustare le cerase a fine pasto, oppure anche integrarle a squisiti dolci a base di frutta.

Ad esempio, potrai creare una "coulis di ciliegie di Puglia" per guarnire la tua cheesecake o in alternativa preparare una gustosa confettura ideale per le crostate!

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati

Descrizione

La "patata dolce" o "batata dell'agro leccese" è un tipo di patata molto zuccherina tipica della Puglia e molto nota agli abitanti che la utilizzano sin dall' antichitità in diverse preparazioni culinarie.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la batata dell'agro leccese nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Tradizioni

La patata viene chiamata anche "patàna" o "taràtufulu", per cui ogni denominazione può essere ricondotta alla stessa variante di patata dolce.

Nel passato, la sua coltivazione era circoscritta alla zona del Salento, in particolare nel comune di Calimera.

Nel tempo, la coltivazione si è diffusa anche nelle zone adiacenti, e ad oggi, c'è una forte presenza in quasi tutto il territorio della provincia di Brindisi e di Lecce.

Essa viene coltivata da Febbraio ad Ottobre e raccolta da Settembre a Novembre.

Presentazionde

La batata dell'agro leccese si presenta con:

  • un colore rossastro;
  • la polpa di colore giallo;
  • è molto zuccherina;
  •  ricca di fecola e di amidi, motivo per cui è possibile ottenere dalla stessa una buona farina.

Utilizzo

In cucina si presta molto nella preparazione di:

  • frittelle;
  • focacce e tipi di pasta a base di patate.

Puoi utilzzare la batata anche:

  • al forno;
  • fritta;
  • cotta nella cenere.

Fate attenzione però, perchè essendo un tubero contenente molti zuccheri, il sapore è particolare e potrebbe non prestarsi al gusto di tutti.

D' altro canto, la patata fritta e cosparsa di zucchero è una ricetta che piace molto ai bambini per merenda!

Curiosità

Oltre ad usarla in cucina, puoi anche prendere spunto dall'uso ornamentale che ne facevano gli antichi e metterla in acqua per ottenere una bellissima pianta con le foglie a forma di cuore.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

Il "caciocavallo" è un delizioso formaggio stagionato a pasta filata, diffuso nel meridione italiano e prodotto in notevoli quantità anche in Puglia.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il caciocavallo nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Caratteristiche

Ciò che più caratterizza il caciocavallo è:

  • la sua particolare forma tondeggiante e chiusa con uno spago a formare un sacchetto.

Questo formaggio è talmente sfizioso e saporito che portarlo in tavola è sempre un autentico piacere per il palato.

Tra le varietà più rinomate e apprezzate possiamo citare il caciocavallo podolico, realizzato interamente con il latte intero delle:

  • vacche podoliche.

Questa razza bovina si contraddistingue per il manto grigio scuro e per la capacità di adattarsi a condizioni ambientali anche parecchio ostili.

Tali vacche vengono allevate allo stato brado, laddove il pascolo scarseggia e il terreno non può essere sfruttato dall'agricoltura.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione del caciocavallo sono:

  • latte di vacca;
  • caglio liquido di vitello;
  • fermenti lattici;
  • sale.

Preparazione

Il maggiore pregio del caciocavallo deriva dal fatto che il latte viene munto in minima quantità e solamente in alcuni brevi periodi dell'anno.

La stagionatura varia da un minimo di 15 giorni, fino a un periodo che può estendersi ai cinque anni, rendendo il formaggio molto saporito e prelibato.

Inoltre, alcune forme di caciocavallo vengono affumicate in apposite strutture.

Degustazione

Le ricette che è possibile realizzare con il caciocavallo a pasta filata sono innumerevoli e soddisfano anche il gusto dei buongustai più esigenti.

Se desideri accompagnarlo con del vino, ti consigliamo di optare per un ottimo Primitivo di Manduria.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Bevande

Descrizione

Il latte di mandorla è molto amato in Puglia e grazie alle "mandorle" di ottima qualità presenti sul territorio è possibile produrre la bevanda con delle meravigliose qualità e un gusto eccezionale.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il latte di mandorla nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Ingredienti

Il latte di mandorla si ricava dalla:

  • triturazione e spremitura delle mandorle lasciate in acqua ad ammorbidire.

Tradizioni

Poco dopo la sua nascita era abitudine consumare il latte di mandorle a colazione, al posto del latte, nelle famiglie nobili e ricche.

Le condizioni non igieniche delle fattorie rendevano il latte di mucca poco amato dai membri dei ceti alti, che volutamente lo lasciavano ai poveri e ai contadini.

Oggi in Puglia il latte di mandorla è un prodotto che non manca mai nelle calde giornate estive e nel periodo di Natale.

La "tradizione" vuole che allo scoccare della mezzanotte, al termine del "cenone della vigilia", tutti i commensali facciano un:

  • brindisi al Natale con il latte di mandorle.

Inoltre, è costume in occasione del Natale portare in "dono" ad amici e parenti una ciotola di latte di mandorla caldo.

L'amore dei pugliesi per il latte di mandorla si ritrova anche nelle loro abitudini al bar.

Curiosità

Hai mai sentito parlare del caffè leccese?

Probabilmente no, se non sei mai stato in Puglia, dove questo tipo di caffè al bar è all'ordine del giorno.

Se ordinassi un caffè leccese il barista preparerebbe un classico espresso caldo e lo servirebbe insieme ad un bicchiere pieno di ghiaccio con tre dita di latte di mandorla sul fondo.

A questo punto toccherebbe a te:

  • dovresti versare il caffè caldo nel bicchiere con il ghiaccio, girare e gustare.
REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Formaggi

Descrizione

La Puglia è nota per i suoi prodotti caseari e, nello specifico, per le sue "mozzarelle o fiordilatte".

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito la mozzarella o fiordilatte nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Origini

La storia legata alla mozzarella o fiordilatte ha origini antichissime, in quanto si pensa che sin dal Medio Evo venissero prodotte, anche se comunque non sono presenti particolari documenti che lo attestano con precisione.

Nel territorio pugliese sono molti i caseifici che producono la mozzarella o fiordilatte, seguendo un procedimento ben preciso che è diventato una vera e propria tradizione.

Ingredienti

Gli ingredienti necessari per la preparazione della mozzarella o fiordilatte sono:

  • latte di vacca;
  • latte di bufala.

Caratteristiche

Mentre nel territorio campano è particolarmente diffusa la mozzarella ottenuta dal latte di bufala, in Puglia si utilizza solo ed esclusivamente quello vaccino che, al termine della filiera di produzione, conferisce una struttura fibrosa, ma succosa.

Nel banco frigo, potrai riconoscerla grazie alla sua forma sferoide e al peso che tende a sfiorare i 300 grammi.

Esistono però anche altre varianti, che utilizzano la medesima pasta:

  • si tratta dei bocconcini e delle ciliegine, il cui peso è decisamente inferiore rispetto a quello classico.

Il latticino in questione va consumato entro e non oltre tre giorni dalla data di produzione, altrimenti il latte di vacca comincia ad inacidire, rovinando il sapore della mozzarella fiordilatte.

Degustazione

La mozzarella o fiordilatte è un prodotto unico nel suo genere che però risulta versatile dal punto di vista culinario:

  • può essere servito sia come antipasto, in accompagnamento al prosciutto crudo, che per farcire la pizza.

In questo caso, però, bisogna prestare attenzione alla tipologia, scegliendo quella con una percentuale di acqua e grasso pari al 15-20%, a discapito di quella da tavola che invece ne contiene il 20-25%.

REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Conserve

Descrizione

Le "caroselle" o "caruselle sott'aceto" sono un prodotto tipico del Salento che prende il suo nome dalle infiorescenze del finocchio selvatico che vengono raccolte soprattutto a fine estate.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito le caruselle sott'aceto nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT)

Caratteristiche

La particolarità sta nel raccogliere le caruselle sott'aceto, ossia i germogli appena nati, della pianta del finocchio che hanno un gusto speciale e vengono usate molte volte per insaporire il brodo di carne oppure vengono lessi.

Se volete usarle in piatti particolari potete inserirle come condimento di:

  • focacce;
  • bruschette;
  • insalate.

Proprietà benefiche

Nonostante il buon sapore, le caruselle sott'aceto di finocchio forniscono anche degli ottimi benefici al nostro corpo.

Possono essere utilizzate in "infusi" ed anche nel "thè" ottenendo effetti diuretici ed antidolorifici.

Ingredienti

Per preparare questo piatto occorrono quindi:

  • le infiorescenze del finocchio selvatico;
  • aceto;
  • sale grosso;
  • acqua.

Preparazione

Dopo aver raccolto le caroselle bisogna lavarle e lasciarle asciugare su teli di lino.

Nel frattempo passiamo ai vasetti di vetro!

  • Se volete utilizzare dei vasetti che avevate già, dovete sterilizzarli, altrimenti se ne avete comprati di nuovi non ci sarà bisogno;
  • riempiamo i vasetti di vetro con le caroselle lavate, asciugate e le copriamo con aceto leggermente salato.

Se invece si vuole optare per un'altra preparazione di caruselle sott'aceto, si può effettuare questo procedimento:

  • ricoprite i fiori del finocchio selvatico con del sale grosso;
  • lasciateli macerare per qualche giorno;
  • risciacquateli ed inseriteli nei vasetti di vetro dove li andiamo a ricoprire sempre con l'aceto.
REGIONE: Puglia
TIPOLOGIA DI PRODOTTO: Vegetali trasformati

Descrizione

La pianta dei "capperi del Gargano", che si presenta come un arbusto legnoso e di altezza non superiore al metro e mezzo, è una varietà che nasce prevalentemente nel comune della città di Mattinata.

Certificazioni

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito i capperi del Gargano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Puglia (PAT).

Preparazione

Proprio nel comune sopra citato, fin dai tempi antichi, si raccolgono anche i getti terminali della pianta, o altrimenti chiamati "cime di capperi".

L'operazione è molto semplice, in sostanza si tagliando i rametti "teneri" ad una lunghezza di circa 10-15 cm.

I capperi del Gargano,  si presentano di forma sferica ed ovoidale e si possono distinguere ben due tipi di cappero, ovvero:

  • il cappero "inferiore" ai 5 mm, che è considerato un cappero di "qualità superiore";
  • il cappero "sopra" i 5 mm, che è considerato di "qualità inferiore".

Presentazione

Durante la fase di raccolta, i capperi del Gargano, sono di un colore verde chiaro, una volta subita la fase di "lavorazione", invece, acquistano un colore più scuro.

Nella zona del Foggiano, ricca di olivi, agrumeti ed altre piante da frutto tipicamente mediterranee, si sente l'odore intenso che emana la pianta dei capperi.

Non è un caso se i capperi del Gargano hanno un odore quasi "pungente"!

La pianta del cappero, la Capparis spinosa, si presenta:

  • cespugliosa;
  • con rami esili e penduli;
  • con foglie belle larghe, molto spesse e rotondeggianti;
  • infine come abbiamo già detto emana un profumo molto intenso.

I profumi che emananoqueste piante, si intensificano notevolmente, soprattutto nei mesi di produzione dei frutti, ovvero da fine Maggio a metà Settembre.

I boccioli si presentano di un colore "verde intenso", molto simili a dei piselli, ma con delle dimensioni più grandi.

I capperi del Gargano, una volta raccolti, vengono messi a maturare in "salamoia", in seguito vengono ricoperti di sale grosso ed infine mescolati per i giorni successivi.

La diffusa presenza di "rupi calcaree", rende il cappero un prodotto molto diffuso sul Gargano.

Conservazione

I capperi del Gargano sono uno dei primi alimenti della storia ad essere stati conservati "sotto sale", e tutt'oggi mantengono questa modalità di conservazione perché è quella che riesce ad estrapolare meglio le qualità dell'alimento.

Puoi facilmente acquistare i capperi freschi e procedere alla conservazione sotto sale anche a casa.

Un altro modo conosciuto per conservare i capperi del Gargano è quello "sotto aceto".

Tuttavia, però, quest'ultimo metodo di conservazione è più complicato ed è stato appurato che le qualità dell'alimento vengono un po' perse.

Proprietà salutari

Il cappero fornisce un ottimo apporto delle seguenti vitamine:

  • vitamina A;
  • vitamine del gruppo B;
  • vitamina C;
  • ed anche della vitamina E.

Inoltre sono ricchi di sali minerali, tra i quali distinguiamo:

  • il magnesio;
  • il manganese;
  • il ferro;
  • il rame;
  • il calcio.

Sono importanti anche come flavonoidi, come la quercetina, che abbassa il colesterolo, ha proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.

I capperi del Gargano, inoltre, hanno anche notevoli proprietà come quella:

  • digestiva;
  • depurativa;
  • stimolante;
  • tonificante;
  • ed ottimi diuretici.

Aiutano nel contrastare gli stati allergici, proteggono ossa, cartilaggini, vasi sanguigni e per finire sono anche ottimi "afrodisiaci"!

Utilizzo

I capperi del Gargano sono un prodotto molto saporito e gustoso e si possono utilizzare ed assaporare in diverse preparazioni.

Qui di seguito vi elenchiamo alcuni esempi di piatti che potrebbero interessarvi!

I capperi del Gargano, li possiamo utilizzare per:

  • aromatizzare vivacemente il sugo di pomodoro, senza alterarne il gusto;
  • la preparazione di secondi piatti a base di pesce e di carne.

Un altro contesto in cui puoi utilizzare questo alimento dal sapore intenso, è per la preparazione di "antipasti", in modo particolare a base di uova.

I capperi del Gargano sono una delle varietà più saporite in commercio, non lasciate che manchino nella vostra cucina!

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